La farina di kamut rientra tra gli alimenti considerati più alla moda degli ultimi anni, quasi indispensabile nelle dispense di molte case… eppure c’è un nemico nascosto nella pasta realizzata con farina di kamut che, forse, in pochi conoscevano. Ecco di cosa si tratta.
Come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, nel corso degli anni sono sempre più numerose le farine diversa da quella derivante dal grano e che hanno preso corpo nel nostro regime alimentare, come appunto quella di kamut.
La conferma di quanto detto arriva proprio dai vari prodotti che è possibile acquistare nei vari supermercati e realizzati appunto con questo tipo di farina, dagli snack, al pane alla pasta. Ma cosa non conosciamo ancora della farina di kamut?
La prima cosa da ricordare riguarda il fatto che la farina di kamut è un prodotto integrale derivante dal grano Khorasan (frumento orientale), nome legato alla regione dell’Afganistan dove si presume che la produzione abbia avuto in inizio. Ad oggi, non a caso, tale farina è uno dei prodotti più commerciali e presenti nei vari supermercati, così come confermato anche dalle altissime vendite della pasta a base di farina di kamut.
Si tratta, comunque, di un tipo di farina con un’alta concentrazione di vitamine come tiamina (B1) niacina (PP), pantotenico (B5) e piridossina (B6). Inoltre, è possibile fare affidamento alla presenza di sali minerali come fosforo, magnesio, zinco, magnese e ferro… ma il tutto non finisce qui.
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In pochi, però, sanno che nella pasta realizzata a con la farina di kamut si possono nascondere dei nemici silenti ai quali non si era mai (forse) fatto caso. Osservando molto attentamente la lista dei nutrienti, vitamine, sali minerali ecc… è possibile notare come nella pasta realizzata con farina di kamut siano presenti dei carboidrati molto complessi, insieme a peptidi a medio calore biologico e acidi grassi insaturi.
Infine, è stata registrata anche un’elevata presenza di glutine, dettaglio che rende la pasta realizzata con questa farina per tutti coloro che nel tempo hanno sviluppato un’allergia a questo e poco digeribile, invece, per coloro che hanno scoperto tale intolleranza, rientrando così tra gli alimenti da evitare.
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