Salute e Benessere

Infarto non ti temo: un nuovo farmaco incredibile

Nel nostro Paese è partita la sperimentazione di un nuovo e incredibile farmaco in grado di contrastare e prevenire l’infarto. Ecco di cosa si tratta e quali sono i suoi effetti.

L’infarto è una delle cause di morte più frequente nel nostro Paese: spesso è impossibile prevenirlo, altre volte invece lo si può fare adottando uno stile di vita più sano e delle abitudini migliori.

In merito a contrasto e prevenzione, nel nostro Paese è da pochissimo iniziata la sperimentazione di un nuovo e portentoso farmaco in grado di prevenire l’insorgenza di infarto. Ecco lo studio e la sperimentazione nel dettaglio e quali sono gli effetti di questa incredibile medicina.

Contrastare l’infarto: è possibile grazie ad un nuovo farmaco

Al Centro Cardiologico Monzino è iniziata la sperimentazione internazionale del farmaco Inclisiran, definito un vero e proprio “vaccino anti-infarto”. Nel dettaglio, tale studio coinvolgerà oltre 10 mila pazienti e verificherà la validità del farmaco in questione.


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Il ruolo chiave nella prevenzione, infatti, è giocato dall’LDL-C, il cosiddetto colesterolo cattivo. Esso, infatti, è rilevante per lo sviluppo delle malattie cardiovascolari e arteriosclerotiche: abbassandone i livelli nel sangue, dunque, si ottiene una riduzione del rischio. 

I pazienti a rischio, e quindi, coinvolti nella sperimentazione hanno già vissuto un precedente infarto o un ictus e hanno alle spalle una storia di malattia. Essi sono, dunque, i target perfetti per il farmaco in questione e per comprovarne la sua efficacia.

Come funziona il farmaco

Inclirisan, secondo gli esperti, è un farmaco di precisione che viene iniettato sottocute e risponde a diverse esigenze dell’organismo. Fin ora gli studi hanno ampiamente dimostrato la sua tollerabilità dall’organismo e dal corpo.


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Inoltre, esso andrà assunto insieme alla normale terapia prevista per il paziente in questione. Questo farmaco, infatti, in chi ne ha bisogno andrà iniettato due volte l’anno e permette anche di superare il problema relativo alla disattenzione nell’assunzione dei farmaci. 

Simona

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