Sono stati identificati ben 6 nuovi sintomi che rivelano la presenza della sottovariante Omicron 2. Ecco cosa dice uno studio inglese al riguardo.
Come si è potuto costatare in questi giorni, la sottovariante Omicron 2 risulta essere più contagiosa rispetto alle altre come, ad esempio, la Delta. Non a caso, si è assistito ad un aumento esponenziale dei casi che ha portato ad un gran numero di positivi in tutta Italia e non solo.
In questo articolo vi sveliamo quali sono i 6 sintomi che sono stati identificati come segnali della presenza dell’Omicron 2 nel nostro organismo. Ricordate che una volta appurata la loro presenza bisogna prontamente contattare il proprio medico di fiducia ed esporre la situazione.
Quali sono i sintomi dell’Omicron 2: ecco i nuovi 6
In particolare, da uno studio condotto da ricercatori inglesi è emerso che ci sarebbero nuovi sintomi che devono far scattare un campanello d’allarme e spingerci a pensare di aver contratto la variante in esame. Ebbene dai dati emersi dall’analisi scientifica è emerso che ad essere colpito questa volta non è il sistema respiratorio quanto piuttosto l’apparato gastrointestinale. In particolare, sono emersi i seguenti sintomi:
- nausea;
- diarrea;
- vomito;
- dolore all’addome;
- bruciore allo stomaco;
- gonfiore.
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La presenza di questi disturbi, di fatti, potrebbe essere il sintomo dell’avvenuto contagio con la variante Omicron BA.2. I ricercatori, peraltro, hanno scoperto che coloro che si sono ammalati della predetta variante sono risultati maggiormente in grado di infettare conviventi e amici e soprattutto in maniera più veloce. Alla luce di quanto appena detto, è bene precisare che per il momento il ciclo vaccinale previsto sembra essere piuttosto efficace contro questa sottovariante. In particolare, sembra scongiurato il rischio di contrarre la forma grave della malattia anche in coloro che si sono sottoposti ad unica dose di vaccino. Ad essere minore è anche il rischio di essere ricoverati in terapia intensiva, evitando duqnue, oltre che gravi conseguenze di salute, anche di andare a pesare sull’intero sistema sanitario.
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Di conseguenza, il vaccino risulta essere ancora l’unica freccia al nostro arco per poter sbarazzarci una volta per tutte della pandemia e ritornare al più presto a vivere la normalità.