Il rincaro benzina rientra tra i temi caldi degli ultimi giorni, oltre che una delle fonti maggiori di preoccupazioni degli italiani. Le cose sarebbero sfuggite al controllo e il pezzo pagato per il carburante è davvero molto alto, quando invece tutto dovrebbe essere diverso.
Il secondo weekend di marzo è stato davvero difficile da vivere gli italiani, incolonnati nei pressi dei rifornimenti di benzina dopo la diffusione della notizia riguardante un ipotetico sciopero dei benzinai, in protesta per l’aumento dei costi e dei margini di guadagni troppo bassi. Giorni apocalittici durante i quali non sono mancati atti di vandalismo e la lotta contro il tempo per effettuare rifornimento alle proprie automobili.
Nel corso delle ultime ore un report del Corriere della Sera ha cercato di far luce sulla tematica in questione, chiarendo a quanto dovrebbe ammontare realmente il costo del carburante in queste settimane.
Il notevole aumento dei costi della benzina in questi ultimi giorni ha seriamente messo in difficoltà gli italiani, costretti a pagare la media di due euro a litro per il carburante. Un rincaro schizzato alle stelle negli ultimi 20 giorni come effetto collaterale della guerra voluta dalla Russia che ha invaso l’Ucraina, compromettendo così vari rapporti economici come quelli derivanti dall’export.
Dal report pubblicato dal Corriere della Sera è possibile notare e capire che il rincaro benzina è avvenuto nei seguenti modi: “Del 27,6% dall’inizio dell’anno (contro il 20% dell’indice Platts) e del 10,7% dall’inizio della guerra (contro il 9,9% dell’indice Platts). Il gasolio in Italia invece è rincarato in linea con il resto del mondo da inizio anno (più 29% circa) e addirittura meno dall’inizio della guerra (più 11%), sempre al netto delle pesantissime tasse”.
Il rincaro benzina, dunque, continua a destare non poche preoccupazioni agli italiani e creato un terremoto anche in campo politico, così come confermato dal commento fatto da Roberto Cingolani, Ministro della transazione ecologica, ha definito tale scenario “colossale truffa a spese delle imprese e dei cittadini”.
A commentare il rincaro dei prezzi per il carburante è stato anche il presidente di Assopetroli: “Si tratta di un fenomeno senza precedenti, in un mercato con pochissimi operatori. E non sembra avere giustificazioni”. A ogni modo, il rincaro dei prezzi per il carburante avrebbe raggiunto cifre esagerate, anche a seguito dell’azione di coloro che hanno cercato di trarre vantaggio da una situazione di difficoltà. Quindi, sulla base di tale motivazione il prezzo del carburante, nonostante i vari rincari, dovrebbe costare circa il 5% in meno alle cifre rispetto a quelli imposti attualmente.
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