In molti utilizzano questo antivirus russo all’interno del proprio pc. Ecco l’allarme lanciato dagli esperti e perchè dovrebbe essere immediatamente disinstallato.
Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Franco Gabrielli, ha reso nota la necessità di liberare il paese da qualsiasi tecnologia russa e quindi anche dai sistemi antivirus legati alla potenza russa. Quello a cui si è riferito Gabrielli è uno strumento di protezione molto diffuso in particolare nella Pubblica Amministrazione. Proprio per questo è necessario porre fine a questa dipendenza per evitare attacchi.
Alla luce degli avvenimenti di questi giorni, scopriamo insieme a quale sistema antivirus si è riferito il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e qual è il rischio che si corre se lo abbiamo installato all’interno dei nostri pc.
Antivirus russo va installato: ecco di quale si tratta e quali rischi comporta
L’antivirus a cui si sta facendo riferimento è Kaspersky. Si tratta di un’azienda che rappresenta un’assoluto leader nell’ambito del mercato degli antivirus. Questo sistema, peraltro, può essere utilizzato sia per usi domestici che aziendali. Grazie alla qualità del servizio offerto, ad oggi, sono oltre duemila i settori della PA che si basano sull’impiego di questo sistema.
Alla luce degli attriti derivanti dalla decisione del Presidente russo Vladimir Putin di invadere l’ucraina, però, questo strumento di protezione rischia di diventare un mezzo attraverso cui sferrare un attacco a settori molto importanti. Basti pensare che Kaspersky è utilizzato nei ministeri e nei comuni finanche nei settori delle forze dell’ordine. Va detto che anche se più volte l’azienda ha dichiarato la propria assoluta indipendenza dal Cremlino, il rischio di un attacco risulta essere purtroppo piuttosto elevato.
Secondo Corrado Giustozzi, esperto e divulgatore nell’ambito della sicurezza elettronica, è altamente probabile che, in virtù dei dissidi con le potenze facenti parte della Nato, il Governo di Mosca potrebbe esercitare non poche pressioni sulla società russa. In particolare, l’esperto ha parlato della possibile eventualità che venga imposto di creare un malware che il sistema non sia in grado di rilevare e che possa, di conseguenza, avere il via libera per attività di spionaggio tali da avere ripercussioni gravissime sull’intero paese.