Negli ultimi giorni sono stati individuati sempre più casi della nuova variante Deltacron: ecco quanto è contagiosa questa variante misto di Delta e Omicron.
Tempo fa, a Cipro fu identificata una nuova temibile variante Covid-19: tuttavia, la scarsissima diffusione di questa non creò particolari allarmismi o problemi. Oggi, a distanza di mesi e con una curva dei contagi in forte calo, la diffusione e i numerosi casi registrati di Deltacron iniziano a destare preoccupazione.
Questa variante, infatti, raccoglie le caratteristiche di Delta e Omicron, le ultime due varianti del Covid-19 e quelle che hanno influenzato di più l’aumento dei contagi. Quanto è contagiosa questa nuova variante? Gli esperti rispondono a questa domanda.
Variante Deltacron: è davvero così contagiosa? La parola agli esperti
La variante Deltacron rappresenta la nuova mutazione del Covid-19: essa è una forma ibrida, ossia il frutto della combinazione dei geni delle varianti Delta e Omicron. All’inizio la grande scarsità della diffusione e dei casi registrati avevano fatto pensare ad un errore degli scienziati ciprioti.
Così, però, non è stato e la comunità internazionale ha da poco capito la reale pericolosità della sua diffusione. In essa, infatti, sarebbero racchiusi la forza e la severità dei sintomi di Delta e la contagiosità di Omicron.
Dalle analisi, inoltre, è emerso che i geni che codificano la proteina Spike provengono interamente da Omicron: per questo motivo si pensa che sia davvero molto contagiosa. Cosa pensano gli esperti al riguardo? Scopriamo insieme il loro parere.
Le parole degli esperti
Al momento gli esperti non sono particolarmente preoccupati circa la reale diffusione di Deltacron. I primi dati suggeriscono la stessa situazione evidenziata dalla nascita e dalla diffusione di altre varianti e i casi registrati non destano ancora particolare scalpore.
Essa, dunque, secondo gli esperti non sarebbe più preoccupante e pericolosa di quanto non lo sia già Omicron: la contagiosità è la stessa. Inoltre, l’arrivo dell’estate presume un’ulteriore calo dei contagi: per questo motivo non ci sono particolari allarmi degli esperti.