Il tumore che 9 volte su 10 si può evitare: ecco come

Francesca Guglielmino

Salute e Benessere

La prevenzione è una tematica davvero molto importante e che permette alla persona di aiutare a prevenire in modo considerevole numerosi tumori, come quello che ben 9 volte su 10 può essere eliminato ancor prima che si sviluppi.

Nel corso degli anni abbiamo avuto modo di leggere numerose notizie informative su come mettere in atto nel miglior modo possibile per prevenire malattie e tumore, con una lunga serie di esami da effettuare ciclicamente a seconda del nostro caso di riferimento, storia genetica familiare, cura e tutela del nostro corpo.

La cosa importante da mettere in atto in tal senso, dunque, è la seguente: giocare d’anticipo e scoprire il prima possibile che il tumore e/o la malattia si sviluppi. Non a caso, ecco che oggi l’attenzione si concentra su una tipologia di tumore che può essere scoperto in modo preventivo ed evitato.

La prevenzione in campo tumorale

Come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, in campo medico è essenziale e allo stesso tempo determinante la prevenzione da mettere in atto per sopprimere sul nascere varie tipologie di tumori come quello al colon-retto se solo ognuno di noi effettuasse ciclicamente i giusti esami. Una diagnosi precoce, quindi, diventa determinante nella cura del tumore in questione e nel benessere della persona, trattandosi di una tipologia di cancro che può essere evitata in ben 9 casi su 10.

Tra gli esami da mettere in atto, in tal senso, e che ci permettono di prevenire il cancro al colon-retto, ad esempio, è quello da effettuare alle feci relativamente alla ricerca di sangue occulto, nonché tra i sintomi più diffusi e allarmanti in tal senso. Ricordiamo, inoltre, che nell’allestimento degli esami di prevenzione, ritenuti tra i più comuni e quelli da fare in caso eccezionale, è necessario contattare il proprio medico e/o uno specialista che terrà conto della nostra familiarità genetica focalizzando anche l’attenzione su casi clinici che si sono presentati nel nostro contesto familiare.

Come prevenire tale tumore?

La risposta a questa domanda è parzialmente semplice, dato che al fine preventivo è sempre bene rivedere i nostri stili di vita, evitare gli eccessi di peso corporeo, il consumo esagerato di alcolici, fumo e cercare di evitare la sedentarietà, dato che il 33% dei pazienti colpiti dal tumore colon-retto rientra nella fascia degli obesi.

Il messaggio di EuropaColon

A rompere il silenzio sulla campagna di prevenzione tumorale è stata l’associazione EuropaColon Italia Onlus, così come riportato anche dal Corriere della Sera, con il presidente Roberto Persiani e responsabile della UOS di Chirurgia oncologica mini-invasiva presso la Fondazione Policlinico Universitario A. Gemellicome. Roberto Persiani, dunque, si fa portavoce di un messaggio importantissimo per la salute degli italiani e le persone nel mondo.

Persiani, dunque, in tal senso ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Obiettivo dell’iniziativa, lanciata a marzo che è il mese europeo di sensibilizzazione sul carcinoma colon-rettale, è informare l’opinione pubblica sulla diagnosi precoce e sull’importanza di rivolgersi al proprio medico per conoscere e riconoscere i sintomi di allarme, avere informazioni sullo screening e come comportarsi in caso di familiarità”.

Roberto Persiani, presidente dell’associazione sopracitata che si occupa di supportare dei pazienti affetti da questa neoplasia, ha continuato spiegando: “Il numero di diagnosi di tumore del colon-retto è diminuito in modo importante durante la pandemia, a causa dell’interruzione dei programmi di screening e del rinvio delle colonscopie non urgenti: è fondamentale recuperare il più in fretta possibile i ritardi accumulati, ma è anche decisivo che le persone aderiscano ai controlli di screening offerti gratuitamente in Italia e che conoscano tutti i modi per prevenirlo”. Infine: “I medici di medicina generale hanno un ruolo strategico nel favorire l’adesione dei cittadini ai programmi di screening grazie al rapporto privilegiato e diretto con i propri assistiti e quest’anno l’obiettivo della campagna di EuropaColon Italia è anche sensibilizzare i cittadini sull’importanza di rivolgersi al proprio medico se si ha un’età superiore a 50 anni, qualora ci sia familiarità per il tumore colon-rettale o in caso di comparsa di sintomi”.

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