Cresce il malcontento per il rincaro di benzina e diesel. Si attendono al più presto gli aiuti da parte del governo
La guerra in Ucraina oltre che le ben più importante e tragiche ripercussioni in termini di vita umane e distruzione che sta affrontando il paese ucraino sta avendo anche moltissime conseguenze che, pur secondarie in confronto al terrore sperimentato in est europa, stanno toccando molto da vicino il resto dei paesi europei, Italia inclusa.
In particolare tra gli effetti più evidenti del conflitto nel nostro paese c’è il sostanzioso rincaro del prezzo della benzina. Dall’invasione della Russia, con le conseguenti sanzioni da parte del resto dei paesi europei e della Nato ai danni del paese sovietico, il prezzo del carburante è infatti aumentato raggiungendo dei massimi davvero incredibili. Il paese sovietico infatti era infatti uno dei principali importatori di petrolio e gas.
Per questo il governo è stato costretto a scendere in campo per limitare i danni economici a carico delle famiglie italiane e dei lavoratori conseguenti al rincaro della benzina. E’ previsto infatti un decreto taglia prezzi che aiuti a limitare il problema. Potrebbe infatti arrivare un richiestissimo taglio dei prezzi di benzina e diesel grazie all’extra gettito IVA sui carburati. La riduzione potrebbe arrivare sino a 15 centesimi al litro. Una misure comune anche ad altri paesi europei. Questa soluzione però potrebbe abbassare i prezzi solo per un periodo limitato. Ecco perché si studiano soluzioni più a lungo termine.
E’ sul tavolo l’ipotesi di intervenire sugli extraprofitti delle aziende dei settori interessati, per far si che l’abbassamento del carburante non destabilizzi eccessivamente le casse statali. Al momento però il governo appare titubante. Resta aperta la discussione per trovare possibili soluzioni alternative che possano mettere fine alla grande apprensione che in queste settimane è gravata sulle spalle delle famiglie italiane. Intanto ci si sta muovendo per garantire ristori alle attività che rischiano di non sopravvivere.
Quel che è certo è che qualsiasi decisione verrà presa dal governo, dal quale si attendono novità quanto prima, deve essere messa a punto e ufficializzata velocemente. Continua infatti a crescere il malcontento generale per questa situazioni, con conseguenti scioperi di categorie di lavoratori che più di altri hanno patito il rincaro del carburante che stanno creando non pochi disagi in diverse zone d’Italia
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