Il Superbonus 110% è il più utilizzato tra tutti i bonus edilizi: come bisogna procedere per Legge se lo si vuole utilizzare in condominio ma non tutti sono d’accordo? Ecco cosa dicono gli esperti.
Il Superbonus 110% è un’agevolazione molto vantaggiosa che permette la ristrutturazione o l’efficientamento energetico di un edificio. Esso, infatti, risulta molto allettante a causa del credito d’imposta e dello sconto in fattura applicati.
Tuttavia, la sua richiesta in alcuni casi è davvero difficile. Facciamo l’esempio del condominio: come bisogna proseguire qualora il esso si opponesse oppure se non tutti sono d’accordo? La risposta non è affatto semplice: ecco cosa dicono gli esperti in merito.
In condominio è molto difficile trovare un accordo che abbia l’unanimità di tutti i condomini, soprattutto se essi sono molti. Ciò vale sia per gli interventi di manutenzione straordinaria, sia per la richiesta di alcuni bonus e agevolazioni come, ad esempio, il famoso Superbonus 110%.
La prima cosa da specificare, in questo ambito, è che la Legge non prevede l’unanimità per questo genere di decisioni. L’adesione del condominio al Superbonus 110% può essere deliberata dall’assemblea a maggioranza. Tuttavia, potrebbero insorgere dei problemi qualora anche solo uno dei condomini dovesse opporsi alla delibera.
Nel dettaglio, secondo la Legge, la maggioranza in grado di approvare gli interventi che rientrano nell’ambito di questo bonus deve rappresentare almeno i 333 millesimi, ossia di un terzo.
Cosa accade, invece, nel caso in cui uno dei condomini fosse contrario ai lavori previsti dal Superbonus 110%? La risposta, in questo caso è un po’ complicata. In sintesi, gli esperti affermano che tali lavori possono essere effettuati ugualmente se votati a maggioranza dall’assemblea.
Ovviamente, in questo caso, solo i favorevoli si faranno carico delle spese previste e beneficeranno delle agevolazioni quali il credito d’imposta e lo sconto in fattura. In caso di mancata fruizione, infine, andrà comunicato all’Agenzia delle Entrate che tale mancanza (o tale esecuzione in maniera scorretta) sarà a carico dei condomini favorevoli.
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