Chi ha la partita iva ed è in regime forfettario deve prepararsi una serie di cambiamenti. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
Il Governo Draghi ha deciso di operare delle modifiche di quella che è la materia relativa alla partita IVA e al regime forfettario. Nel primo caso si fa riferimento al numero composto da 11 cifre che sta ad identificare un soggetto che svolge attività autonoma. L’apertura della partita IVA, peraltro, è necessaria nel caso in cui si percepiscano entrate superiori a 5mila euro all’anno o nel caso in cui si svolga un’attività lavorativa in maniera regolare. Con riferimento al regime forfettario, questo rappresenta un regime fiscale che è stato introdotto a partire dal 2015 per andare a sostituire il regime dei minimi. Si tratta, dunque, di uno dei possibili regimi che si possono adottare in Italia insieme al regime ordinario e quello semplificato.
Scopriamo insieme quali sono tutti i cambiamenti che riguarderanno coloro che sono possessori di piccole partite IVA con particolare riferimento al regime fiscale agevolato.
Partita iva e regime forfettario: ecco cosa cambierà
Il primo cambiamento riguarda il fatturato massimo consentito per coloro che hanno aderito al regime forfettario. Pare, di fatti, che dai 65mila previsti al momento si possa salire a 100mila euro annui.
In secondo luogo, per evitare che lo Stato vada incontro a spese onerose che vanno a pesare sui conti, si sta pensando di aumentare la flat tax al 20 per cento a fronte del 15 per cento attuale. Ma uno dei cambiamenti più consistenti dovrebbe riguardare l’abolizione della ritenuta d’acconto come anche quella degli acconti di imposta. Sempre in riferimento a coloro che rientrano nel regime forfettario, il Governo sta pensando alla possibilità di pagare le tasse secondo cadenza mensile. In poche parole, si sta parlando dell’ipotesi di pagare le tasse a rate. Tra le novità, inoltre, ci sarebbe la previsione di un periodo di due anni durante i quali operare la transizione tra il regime forfettario attuale con quello ideato e pensato dal Governo Draghi.
Alla luce di quanto appena detto non esta che attendere nuovi e ulteriori sviluppi in merito che riguardano molte persone in Italia.