Se sei una casalinga devi sapere che per percepire una pensione sociale come anche qualche bonus da parte dell’Inps, bisogna agire in questo modo.
L’attività offerta dalle casalinghe per la propria famiglia è sempre molto preziosa, ma non tutelata abbastanza. Da tempo, infatti, sono in atto delle discussioni al riguardo da parte di coloro che chiedono maggiori garanzie proprio come accade per le altre attività.
In linea di massima, si tratta di un’attività che le donne prestano in maniera totalmente gratuita per cui non esiste una specifica disciplina che la regola. Tuttavia, è anche vero che l’ordinamento italiano prevede un bonus e anche la possibilità di percepire una pensione. Approfondiamo insieme l’argomento.
Per ciascuna casalinga, infatti, è previsto un bonus di 468 euro erogato dall’INPS, Istituto di Previdenza Sociale. In particolare, a poterne beneficiare sono tutte le casalinghe che presentano un’Isee non superiore ai limiti fissati dalla legge. Nel caso in cui la casalinga in questione viva da sola e presenti reddito pari a zero, si ha diritto alla misura intera del bonus. Per quanto concerne, invece, le casalinghe coniugate, l’Isee non deve superare il limite di 6.085,30 euro. Nel caso in cui tale soglia venga superata, infatti, la misura subisce una riduzione.
Oltre a questo bonus, inoltre, l’INPS ha istituito un fondo dove è consentito a ciascuna casalinga di versare contributi senza minimi stabiliti e quindi in maniera del tutto anonima. Stiamo parlando del fondo casalinghe pensato per consentire a questa figura molto importante per le famiglie e quindi per la società, di versare i contributi e beneficiare di una pensione in futuro. Ovviamente maggiore sarà la somma versata, maggiore sarà l’entità delle pensione di cui si beneficerà. Per quanto concerne i limiti di età questi vanno dai 16 fino ai 65 anni di età.
Per le casalinghe c’è anche l’assicurazione INAIL che copre eventuali infortuni subiti durante l’attività in casa. Con un versamento di 24 euro all’anno, infatti, l’INAIL fornisce la copertura in caso infortuni avvenuti durante lo svolgimento dell’attività in questione. In tal caso, infatti, si può arrivare a beneficiare di una rendita minima di 106 euro nel caso di un’inabilità pari al 16 per cento. Si sale fino a mille euro nel caso in cui la percentuale salga a 100.
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