Come si comporta la legge in caso di separazione tra due coniugi in merito all’affidamento dei figli? La linea è chiara
Capita sempre con più frequenza, purtroppo, che per diversi motivi le coppie decidano di mettere fine al loro matrimonio. Che sia incompatibilità caratteriale, l’amore non più presente, tradimenti o litigi il tasso di divorzi nel nostro paese è sempre più elevato. In caso di fine del matrimonio la questione più complicata da gestire è sicuramente quella legata ad eventuali figli in comune.
La separazione del proprio nucleo familiare può essere davvero traumatica per un figlio, soprattutto se bambino o adolescente, e per questo i genitore dovrebbero cercare di tutelare il più possibile i loro figli cercando di mantenere comunque un fronte comune per quello che riguarda la sua crescita e la stabilità dei suoi affetti. Non sempre questo è possibile, e per questo la legge interviene a regolamentare quelli che sono gli accordi per quanto riguarda i minori.
Il figlio tendenzialmente vivrà con uno solo dei due genitori, ma all’altro genitore deve essere garantito il diritto di visita. Il bambino ha infatti diritto alla bigenitorialità, ad avere dunque nella propria vita la presenza e il supporto di entrambi i genitori. Talvolta il figlio può vivere con entrambi i genitori a periodi alterni, mentre altre volte si sceglie di far risiedere il bambino nella stessa abitazione e di fare alternare i due genitori all’interno della casa. Anche l’affidamento (che è diverso dal collocamento a cui ci si riferiva pocanzi e si riferisce al potere decisionale in merito alle questioni di spiccata importanza, come educazione o istruzione) è solitamente garantito ad entrambi i genitori, ma può essere concesso in via esclusiva ad uno dei genitori qualora l’altro si dimostrasse inadatto a prendere decisioni per l’educazione e crescita del figlio.
In caso di separazione consensuale i coniugi decidono di comune accordo quelle che sono le decisioni relative al loro rapporto, e al mantenimento e all’affido dei figli. In caso tra i coniugi vi siano invece conflittualità si procede con la separazione giudiziale. In ogni caso la legge prenderà sempre in considerazione quello che è l’interesse del minore in ogni sua forma. Ogni formula trovata infatti dipenderà da ciò che è meglio per il bambino.
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