Ecco quali sono gli insaccati e gli affettati che fanno più male e che dovremmo evitare di consumare.
Prima di vedere quali tra insaccati e affettati quali sono quelli che ci fanno più male e che quindi sarebbe meglio evitare di consumare vediamo la differenza.
I primi, gli insaccati, sono realizzati con carne macinata e poi messa in un budello. In questo caso non c’è differenza tra grasso e carne e troviamo i salami, i cotechini ed anche le salsicce. Gli affettati sono realizzati con tagli interi e si può facilmente eliminare la parte grassa.
La classifica degli insaccati e dei salumi che fanno più male
Sia gli insaccati e sia gli affettati non sono considerato il cibo sano. Molti medici e nutrizionisti ne sconsigliano il consumo o comunque consigliano di limitare l’assunzione. Dosi eccessive possono provocare al nostro organismo diversi problemi, tra i quali possiamo citare:
- aumento di colesterolo
- infiammazione del tratto intestinale
- aumento dei livelli di insulina nel sangue e diabete
- possono andare ad aumentare il rischio di tumori
In linea di massima il consiglio è quello di non assumere più di 60 gr di salumi o insaccati per 1 o 2 volte a settimana.
Quali sono gli insaccati che fanno più male?
Ecco l’elenco degli insaccati che fanno più male:
- salame
- salsiccia
- würstel
- salamella
- soppressata
- coppa
- mortadella
Quali sono i salumi che fanno più male?
Ecco l’elenco dei salumi che fanno più male sia perchè contengono più grassi e sia perchè sono ricchi di sale:
- prosciutto cotto affumicato; meglio scegliere quello magro e di buona qualità anche per evitare la presenza di troppi additivi e conservanti
- prosciutto crudo; scegliamone uno meno stagionato o proviamo con la bresaola
- speck
- pancetta
- guanciale
- mocetta (tipico valdostano e piemontese)
- culatello è in un limbo, si tratta di un insaccato meno grasso del prosciutto crudo ed è un poco come la bresaola
- lonzino: la carne è tenera, di colore chiaro e ha un sapore particolarmente delicato al palato. Come per il culatello è meno grasso quindi si può consumare al posto del prosciutto, ma sempre limitandone il consumo.