Con l’avvento della primavera, le tartarughe si svegliano dal letargo. Scopriamo insieme come fanno e soprattutto come aiutarle.
Quando una tartaruga esce dal letargo, le sue condizioni non sono ottimali. Non tutti sanno, infatti, che quando questo tipo di animali tornano a risvegliarsi nel mese di marzo, presentano delle condizioni di salute non particolarmente ottimali.
Scopriamo insieme come fanno le tartarughe a risvegliarsi dal letargo e soprattutto come aiutarle.
Chi possiede una tartaruga sa quanto sia importante e delicata la fase in cui escono dal letargo. Molto spesso queste, infatti, presentano condizioni di salute particolarmente precarie poiché sono disidratate e debilitate per cui richiedono un aiuto particolare. Per prima cosa, per svegliare una tartaruga senza causare conseguenze gravi alla stessa bisogna collocare il contenitore dove si trova l’animale in un luogo caldo. Per reidratarlo, inoltre, gli esperti consigliano di eseguire dei bagni utilizzando dell’acqua calda, ma non troppo. Questa pratica, peraltro, contribuirà anche a riattivare il metabolismo della tartaruga. Quando l’animale in questione comincerà a svegliarsi molto lentamente, si consiglia di eseguire una sorta di esame generale volto a identificare l’eventuale presenza di infezioni o ferite che possono compromettere la salute dello stesso. La tartaruga, inoltre, dovrà dimostrarsi in grado di alimentarsi in maniera spontanea e in particolar modo di aver ripreso le funzioni intestinali, compresa la defecazione senza alcun problema. In particolare, tra i sintomi che devono spingere a contattare subito il veterinario ci sono:
Il rischio è maggiore nelle tartarughe che sono state condotte al letargo in maniera artificiale. Queste, di fatti, possono presentarsi più delicate per ciò che concerne l’oscillazione delle temperature. Tra le altre cose, coloro che sono soliti tenere questi animali in giardino, devono tener presente che in questo caso le temperature sono soggette ad una serie di variazioni ambientali. Queste possono ritardare o al contrario anticipare questa delicata fase. Ciò detto, seguendo questi pochi e semplici consigli sarà possibile aiutare questi animali ad affrontare al meglio il loro risveglio dal letargo.
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