Cambiano le regole del codice della strada per i possessori di auto con targa estera. Si potrà circolare anche senza immatricolazione
Cambiano le regole del Codice della Strada per chi guida nel nostro paese auto con targa straniera. La legge delega europea 2019-2020, fortemente voluta dalla comunità europea, ha modificato il regolamento sulle vetture immatricolate all’estero che arrivano sulle strade italiane. Anche la nostra legge si è quindi adeguata alle direttive continentali.
Niente più divieto di guidare in Italia veicoli con targa estera per chi risiede nel nostro paese da più di 60 giorni. Sarà invece obbligatorio immatricolare il mezzo in Italia, ma solo se il residente in Italia coincide con la figura del proprietario.
Immatricolazione della macchina con targa estera: si, ma solo se si è proprietari dell’auto
Non servirà invece reimmatricolare la macchina con targa straniera e si potrà circolare se alla guida c’è un utilizzatore residente in Italia, come rivela anche il Sole 24 ore, purché sia una persona diversa dal proprietario, persona fisica o titolare d’azienda residente o con sede all’estero. Il residente in Italia utilizzatore del mezzo con targa estera sarà rilevato come destinatario di eventuali notifiche di multe. Per potere utilizzare l’auto regolarmente basterà portare a bordo del veicolo una lettera firmata dal proprietario con autorizzazione a circolare concessa all’utilizzatore con comodato anche a titolo gratuito.
In caso il periodo di utilizzo superasse i trenta giorni, anche non continuativi, secondo la nuova norma l’auto dovrebbe essere iscritta al Registro veicoli immatricolati all’estero, tenuto presso il Pra. L’utilizzatore deve registrare il titolo e la durata della disponibilità del mezzo. Deve impegnarsi inoltre a comunicare tutte le successive variazioni relative alla disponibilità del veicolo o ad un eventuale cambio di residenza o sede, qualora dovessero presentarsi. Una volta iscritti al registro non vi sono alcune limitazioni di tempo alla circolazione e all’utilizzo dell’automobile. Il documento una volta ottenuto deve essere poi sempre tenuto a bordo dell’auto.
Grazie a questi escamotage, il veicolo non è più soggetto al pagamento del bollo auto, dell’imposta provinciale di trascrizione e del superbollo che grava sui mezzi con potenza superiore a 185 kWh. Questo consente ai guidatori che arrivano in Italia dall’estero un margine decisamente meno pesante per quanto riguarda il fisco.
La nuova modifica è stata accolta davvero favorevolmente. Sarà infatti molto più agevole circolare in Italia con auto immatricolate all’estero, e la normativa garantisce più flessibilità ai guidatori.