Curiosità

Bonus cane e gatti, in cosa consiste veramente, come si deve richiedere?

Grandissima novità in arrivo per coloro che hanno in casa un amico a quattro zampe, o che hanno intenzione di adottare un cagnolino/gattino. È in arrivo, quindi, nuovo bonus.

Nel corso delle ultime settimane a farsi spazio nel mondo del web è stata la notizia relativa al bonus previsto per il mantenimento del proprio gatto e del proprio cane, un aiuto economico per fare in modo che la gestione quotidiana potesse diventare molto più leggera.

Si tratta, quindi, di una bellissima notizia volta ad incentivare così l’adozione di amici a quattro zampe e favorire loro una bellissima vita al fianco di una famiglia che li accolga in casa, nel tentativo anche i non incentivare eventuali abbandoni adesso che sta per arrivare la bella stazione. Quindi, cosa c’è sa sapere sul nuovo bonus?

Bonus animali domestici

Come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, nel mirino dell’attenzione del web in queste ore troviamo la diffusione di numerose notizie che riguardano il Bonus animali domestici, comprese le fake news che sono dilagate in alcuni siti informazione.

La prima cosa sulla quale porre l’attenzione è l’ammontare del bonus in questione, il quale si tratta di un buono fiscale di 80 euro e non di 550 come si era lasciato intendere in un primo periodo. Si tratta, quindi, di una detrazione fiscale sulle spese pari al 19% per tutti coloro che sono destinatari di modello Isee, per un ammontare massimo appunto di 80 euro al mese.

Modalità di accesso al Bonus animali domestici

Anche in questo caso, così come successo nel caso altri Bonus, è necessario presentare la dovuta documentazione negli usci o sito web dell’Agenzia dell’Entrate; per quanto riguarda i cani basterà l’attestazione della sa iscrizione all’Anagrafe Canina e quella relativa al microchip, per i gatti, invece, bisogna dotarlo di microchip o presentare la fattura dell’acquisto nel caso in cui l’animale fosse stato acquistato.

La detrazione fiscale, inoltre, si applica anche a pagamenti per spese sostenute e che non hanno l’obbligo di tracciabilità come l’acquisto di medicinali e di dispositivi medici e per prestazioni sanitarie rese da strutture pubbliche o private accreditate con il SSN.

Francesca Guglielmino

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