Nuovi cambiamenti in arrivo per i titolari di Partita Iva, soprattutto nel momento in cui questa viene concessa a parenti ed amici per effettuare delle compere e ottenere così la fattura in vista di un ipotetico sgravio fiscale.
I titolari di Partita Iva ben presto dovranno mettere insieme tutti i loro scontrini, fattura e quant’altro per sedersi davanti il proprio commercialista e fare così il punto della situazione in vista della fatidica dichiarazione dei redditi.
Quanto detto, non a caso, pone l’attenzione anche su un altro aspetto molto importante è che la giurisprudenza nel corso degli anni ha cercato di gestire nel migliore dei modi, facendo a sua volta il punto della situazione. Facciamo riferimento al caso in cui la nostra Partita Iva venga usata da persone vicine al titolare, emettendo fattura sfruttando al massimo il suo nome e/o l’impresa.
I titolari di Partita Iva durante l’acquisto di vario materiale, e non solo, hanno l’opportunità di fatturare far rientrare tutto ciò all’interno di un reddito di spesa e quindi in relazione ai costi previsti per il tipo di attività e che deve far fronte ai seguenti requisiti: inerenza, certezza e determinabilità.
Per entrare nello specifico, ci troviamo di fronte al caso di inerenza quando la correlazione tra poste attività imprenditoriale deve essere accompagnato da un tipo di inerenza quantitativo. Successivamente, a intervenire sul fattore deducibilità di costi del reddito di impresa e stata la Corte costituzionale con ordinanza numero 27657/2021, la quale riguarda appunto il caso in cui vengono emesse fatture da parenti o amici.
In tal caso la deducibilità dei costi a cui facevamo riferimento precedentemente si articola su due punti:
– la prova del diritto alla deduzione dei costi è a carico del contribuente, il quale può fornire prova per il tramite di un documento quale la fattura, ma l’attendibilità di questa può essere contestata dall’Agenzia delle Entrate, e la valutazione della questione starà al giudice di merito che giudicherà la situazione in base al quadro complessivo;
– i requisiti di certezza e determinabilità dei costi sono requisiti imprescindibili per la loro deduzione fiscale, anche in caso di imprese minori.
Durante la presentazione delle varie fatture emesse durante l’anno l’Agenzia delle Entrate deve controllare l’effettività della prestazione e quindi se si tratta di acquisti rientra abili nel reddito di impresa, comprese quindi le fatture precedentemente fatte da amici o parenti nel tentativo di ottenere un qualsiasi sgravio fiscale.
In casi come questi abbiamo l’unione di due elementi il soggettivo e l’oggettivo, quest’ultimo relativo all’assenza di una documentazione analitica a supporto e che condurrà così ad una valutazione negativa della documentazione presentata venendo nemmeno la inerenza e la determinabilità. Sulla base di tale motivazione il contribuente non vedrà ha portata la detrazione sul reddito di impresa che sperava e quindi procedere al pagamento reale delle proprie spese maturate. Per ulteriori specifiche informazioni e sempre bene ed importante far riferimento all’ufficio dell’agenzia delle entrate o al proprio commercialista di fiducia.
Il direttore del Dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl di Bologna, Paolo Pandolfi, ha voluto rilasciare…
Indiscrezione al Principato di Monaco, chi è incinta questa volta. Ecco tutte le curiosità della…
Rosa chemical, chi è e tutto quello che non sappiamo di lui. Tutto sul nuovo…
Il direttore del Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano,…
Il covid ha seriamente messa a dura prova le persone in tutto il mondo, motivo…
Nel corso degli ultimi mesi sono stati numerosi i cambiamenti in relazione allo smart working,…