Non di rado sentiamo dire che le vacanze scolastiche italiane sono le più lunghe d’Europa: tutto ciò è sbagliato e bisogna sfatare questo mito! Ecco quanti giorni di vacanza dalla scuola hanno gli studenti in Europa.
Con l’avvicinarsi della Pasqua si avvicinano anche le vacanze per milioni di studenti italiani. Qualche giorno di pausa dalla scuola e dai compiti per casa non può far altro che bene ai nostri bambini e ragazzi. Ma sapete quanti giorni di festa hanno all’anno?
Siamo abituati a pensare, erroneamente, che tra feste religiose, nazionali e ricorrenze, gli studenti italiani abbiano le vacanze scolastiche più lunghe d’Europa. Tuttavia non è così! Scopriamo insieme il perché e la differenza rispetto ai loro coetanei di tutta Europa.
Vacanze scolastiche, quelle italiane non sono le più lunghe d’Europa: ecco il perchè
Le vacanze degli studenti italiani sono diverse dalla maggior parte dei loro coetanei europei. In Italia, infatti, per chi studia sono previsti circa 200 giorni di vacanza l’anno: un numero superiore a quello della media europea che ne conta circa 175.
Con una media di 13 settimane l’anno senza scuola, l’Italia si posiziona al primo posto subito dopo la Svizzera che ne conta solo 11.
Il problema italiano, però, è nella distribuzione dei giorni di festa: sono, infatti, concentrati quasi tutti durante l’estate con qualche settimana per il Natale e pochi giorni per la Pasqua e la feste nazionali. In essenza, è nella distribuzione lo svantaggio italiano rispetto agli studenti europei.
Quali sono gli studenti più fortunati
In Europa, dunque, gli italiani non sono di certo tra gli studenti più fortunati: ciò avviene proprio a causa della cattiva distribuzione delle vacanze scolastiche. In Germania, ad esempio, ci sono molti meno giorni di festa rispetto al nostro Paese.
Tuttavia, però, gli studenti tedeschi a metà anno scolastico possono godere dello spring break, ossia di una pausa concomitante all’arrivo della primavera. I giorni di riposo previsti, in questo caso, sono ben 11: molti di più rispetto a Paesi in cui questa ricorrenza non è neanche prevista.