Per i pensionati sono previsti 155 euro in particolare per chi non supera un reddito. Scopriamo insieme quali sono le soglie da non superare e documenti da presentare all’Inps.
Sono molti i pensionati che non sanno che si possono ottenere 155 euro in più nella pensione a patto che si rientri in determinate soglie stabilite dall’Inps. Nel caso in cui si rientri tra i pensionati che hanno diritto a questo incremento, peraltro, bisogna presentare una serie di documenti.
Scopriamo insieme quali sono le soglie al di sotto delle quali è possibile richiedere questo incremento e soprattutto quali sono i documenti da presentare per avere accesso alla misura.
Pensione, 155 euro in più per chi non supera determinate soglie
Molti pensionati non sono a conoscenza del fatto che hanno diritto a degli incrementi. In particolare, si fa riferimento a quelle categorie di pensionati che presentano determinate situazioni reddituali per le quali hanno diritto in molti casi a delle aggiunte sugli importi finali. A tal proposito, una norma introdotta con la Legge di Bilancio del 2001, prevede un incremento di ben 155 euro sulla pensione che possono rappresentare una vera e propria boccata d’aria per molti pensionati.
Nello specifico, per l’anno 2022, a dicembre è prevista per tutti i pensionati che presentano un assegno mensile pari a 525,35 euro che all’anno sono 6.816,55 euro. Di conseguenza, coloro che presentano una pensione più elevata non hanno diritto all’aggiunta in esame.
Peraltro, bisogna fare una distinzione tra i singoli e i coniugati. Nel primo caso, infatti, la soglia all’anno è di 10.224,83 euro, nel secondo caso, invece, è fissata a 20.49,65 euro. In riferimento alle modalità di presentazione della domanda, chi ne fosse interessato è sufficiente accedere al sito dell’istituto Nazionale di Previdenza Sociale, attraverso le seguenti credenziali:
- SPID;
- Carta Nazionale dei Servizi;
- CIE.
Nel caso in cui non si fosse in possesso di queste credenziali, è possibile recarsi presso uno dei Caf sparsi sul tutto il territorio nazionale. Ciò detto, sarà l’Inps stesso a calcolare in maniera automatica l’importo spettante al pensionato in questione tenendo conto dei dati reddituali dello stesso.