Oltre alla pensione di reversibilità si può avere diritto ad un ulteriore incentivo. Ecco come fare per ottenerlo
Per far si che in caso di scomparsa del proprio coniuge non si debba anche avere a che fare con problemi economici, lo stato riconosce al coniuge superstite la pensione di reversibilità. Questa prevede solitamente una quota pari al 60% della pensione percepita dal deceduto.
In caso questo importo sia basso, si potrò richiedere che la prestazione venga portata alla quota di trattamento minimo, e che l’importo arrivi quindi a 525 euro mensili. In aggiunga a questo l’INPS garantirà 635 euro a queste persone in aggiunta alla persona di reversibilità.
Assegno di vedovanza, a chi spetta e come si deve fare per richiederlo
Questa misura, che come detto punta a sostenere economicamente il coniuge rimasto in vita, necessita ovviamente di alcuni requisiti. E’ infatti destinato a chi si trova in condizioni di difficoltà e non è riconosciuto a tutti i vedovi. Per avere diritto è necessario essere vedovi di un lavoratore dipendente, sia esso del settore pubblico o privato indistintamente. Non è invece riconosciuto se il coniuge era un lavoratore autonomo, ma si riferisce solo a pensioni da lavoratore dipendente. Per ricevere l’incentivo si deve inoltre essere titolari di pensione di reversibilità, si deve essere riconosciuti invalidi al 100% e inabile a qualsiasi proficuo lavoro. In alternativa viene riconosciuto anche ai titolari si indennità di accompagnamento.
Coloro che rientrano in questi requisiti e intendono avere l’assegno devono presentare l’apposita domanda all’INPS per il riconoscimento dell’ANF. La domanda può essere fatta per via telematica, utilizzato le apposite sezioni sul sito dell’INPS, ma anche tramite un patronato o dal contact center dell’istituto. Nel caso in cui la domanda sia presentata successivamente a quella di reversibilità verranno garantiti arretrati per un massimo di cinque anni. Per ricevere il beneficio è necessario che nella domanda siano specificati o allegati la data in cui si è rimasti vedovi, la pensione di reversibilità percepita (categoria e numero), il verbale che attesti l’invalidità civile, l’ultima dichiarazione dei redditi, documento di identità e codice fiscale.
Una volta recapitata la domanda e accertato l’effettivo diritto all’assegno si potrà ricevere l’ulteriore incentivo.