Sono molte le persone che possono ritrovarsi a soffrire di mal di testa continuo che può associarsi, talvolta, alla febbre alta. Questa condizione rappresenta un campanello d’allarme di una patologia anche grave, ecco quale.
Il mal di testa può essere molto fastidioso soprattutto se si manifesta tutti i giorni e si associa alla febbre alta. Oltre ad essere molto fastidiosa però questa condizione può essere anche il campanello d’allarme di una patologia che non va presa sottogamba.
Scopriamo insieme quali sono i sintomi che vanno prontamente sottoposti all’attenzione del medico.
Mal di testa: sintomi che costituiscono un campanello di allarme di una patologia grave
Quando il mal di testa si presenta tutti i giorni senza lasciare un attimo di tregua, gli esperti raccomandano di non sottovalutare la situazione. Ovviamente non bisogna pensare subito al peggio temendo che si tratti addirittura di un tumore, tuttavia è anche vero che non si deve neppure ignorare determinati sintomi. Ciò detto, tra i sintomi che non vanno sottovalutati c’è il dolore intenso. Quando, infatti, il mal di testa sembra essere molto forte e insopportabile, è il caso di rivolgersi al proprio medico. Questo vale anche quando il mal di testa arriva ad ostacolare le normali azioni che svolgiamo durante la giornata a causa di:
- disturbi della vista;
- difficoltà nel parlare;
- debolezza.
Un campanello d’allarme, inoltre, è rappresentato anche dal fatto che pur assumendo analgesici il dolore risulta non passare e anzi si associa a febbre alta. La situazione appena descritta potrebbe essere il segnale di diverse patologie come:
- cefalee;
- sinusite;
- meningite;
- tumore cerebrale.
Ci sono però anche alcuni alimenti che possono aumentare il dolore come, ad esempio, il cioccolato, le banane e gli insaccati. Ma le cause possono essere davvero disparate, tra queste rientrano il consumo di alcol, una postura scorretta, malocclusioni dentali o anche il fumo di sigaretta. La prevalenza del mal di testa è più elevata nelle donne e come anche nella fascia di età compresa tra i 25 e 55 anni. Ciò detto, in ogni caso, è fondamentale rivolgersi al proprio medico di famiglia n modo tale da essere indirizzati verso gli esami diagnostici più indicati.
