Salute e Benessere

Allergia ai pollini potrebbe trattarsi invece di Covid, come distinguere le due cose

I sintomi dell’infezione da Coronavirus possono essere confusi con dei banali mali di stagione. Ecco come fare per distinguere i sintomi

La primavera è anche la stagione delle allergie stagionali. Starnuti, prurito, occhi che lacrimano possono essere all’ordine del giorno per chi è particolarmente sensibile a polline o polvere.

Siamo ancora però nel pieno dell’allergia da Coronavirus. Basta davvero poco per lanciare l’allarme in caso di naso che cola o starnuti, visto che in molti casi il virus può manifestarsi con sintomi blandi. Ecco perché è importante sapere riconoscere i sintomi da allergia da Covid e da allergia per saperli distinguere.

Differenza tra Covid e mali di stagione, grazie alla ricerca si potranno distinguere i sintomi

Dalla collaborazione del Progetto ARIA (Allergic Rhinitis and its Impact on Asthma), EAACI (European Academy of Allergy and Clinical Immunology) e GA2LEN (Global Allergy and Asthma European Network) è nata una ricerca che ha preso in esame i sintomi da coronavirus, in modo che potessero essere evidenziale le differenze con le sintomatologie prevalenti in caso di rinite allergica o raffreddore. La ricerca ha visto la collaborazione di esperti provenienti da tutto il mondo.

Tra i sintomi che possono essere confusi vi sono congiuntivite, prurito, lacrimazione per quanto riguarda la zona oculare, mentre si può verificare ostruzione nasale, iposmia, rinorrea, starnutazione, faringodinia, e nei casi peggiori difficoltà respiratorie, tosse, febbre per quanto riguarda le vie respiratorie.

Grazie a questa ricerca si può riuscire a distinguere le sintomatologie da Covid da quelle legate alle altre patologie. Sono stati prodotti dopo un’attenta analisi dei dati questionari diagnostici per distinguere le diverse sintomatologie. Il Covid presenta infatti una sintomatologia molto variabile, che può spesso essere confusa con normali mali di stagione con tutti i problemi del caso. Grazie a questi dati sia il paziente che i medici saranno agevolati nella loro diagnosi.

Questi metodi di raccolta dati potranno essere sviluppati anche mediante delle app che aiuteranno sia i pazienti che i medici nella diagnosi differenziale tra oculorinite allergica, raffreddore comune e malattia COVID-19.

I questionari, insomma, che verranno sviluppati anche mediante delle App, aiuteranno a migliorare i questionari diagnostici e i triage, in modo da riuscire a riconoscere e distinguere prontamente i sintomi della malattia da Covid. In questo modo si eviterà di rischiare che lievi sintomi vengano sottovalutati e sfocino invece in una patologia più grave e in ulteriori contagi.

Beatrice

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