Il mondo dei social network è una giungla e allo stesso tempo un campo di battaglia, negli anni sono numerose le truffe messe in atto da male intenzionati e adesso la nuova frontiera è rappresentata da bitcoin e “sentimenti”.
Non è la prima volta che nel mondo della cronaca nera si parla delle truffe dei sentimenti, qui dove numerosi male intenzionati puntano al cuore delle loro vittime facendole anche innamorare di una persona che, fondamentalmente, non esiste. Sono numerosi i casi che possono essere raccontati per le quali tutte prevedono lo stesso ed unico modus operandi, anche se messo in azione in modo diverso: vittima, sensibilizzazione, fiducia, sentimento, richiesta di aiuto.
Una delle ultime frontiere in tal senso è rappresentata dal bitcoin, il quale porta la frontiera della truffa ad uno step successivo e, per certi versi, ancor più subdolo.
Truffa dei sentimenti e bitcoin
I truffatori nel corso degli ultimi dieci anni hanno trovato nei social network un ampio mercato di vittime da tirare a sé puntando alla loro fragilità e ricerca di un compagno di vita… per poi trovarsi feriti nei sentimenti e con i conti correnti vuoti!
Tali raggiri, inoltre, hanno dovuto subire da parte dei truffatori non pochi cambiamenti dato l’arrivo di nuove leggi in tal senso e anche con l’arrivo di nuove valute come, appunto, il bitcoin. La conferma di quanto detto, non a caso, è segnata anche da una delle truffe più grandi e clamorose messe in atto in questi ultimi anni e raccontata da Netflix nella docuserie il Truffatore di Tinder, con una rete di fidanzare in tutto il mondo e un stratagemma pazzesco: uomo ricchissimo, rampollo di una famiglia leader nel campo dei diamanti, la paura della minaccia e carte di credito improvvisate dal quale poter attingere senza usare il suo nome essendo in pericolo di vita.
Una storia che apre uno scenario diverso nel campo delle truffe che si muovono online sempre più in modo subdolo, così come la docuserie in questione dimostra.
La nuova strategia dei truffatori
In tal senso, dunque, cambia la strategia della truffa e per certi versi anche la sottrazione del denaro, anche se alla base di tutto troviamo sempre un mix di sentimenti, paura e una disperata richiesta di aiuto. In molti casi il carnefice fa riferimento a finte tasse e la conseguente truffa terrorizzando la vittima affermando avere il proprio conto congelato finché non si provveda al pagamento di tasse che hanno sfiorato ormai il 20%.
Come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, le truffe dei sentimenti prevedono lo stesso modus operandi anche se negli anni i malfattori si sono dovuti adeguare ai vari cambiamenti e anche all’arrivo di cripto valute e bitcoin. Il tutto non finisce qui, dato che come reso noto molte vittime sono state convinte anche a investire cospicue somme di denaro in bitcoin per avere un tornaconto economico non indifferente… per poi trovarsi sottratta del tutto la somma in questione.
A mettere in allarme gli utenti del social, così come reso noto anche dal porale Agi, anche Sophos che in merito a criptovalute, denaro, bitcoin, truffe, ecc… ha rilasciato la seguente segnalazione: “Sono sorti numerosi servizi di recupero di criptovaluta, che prendono di mira specificamente le vittime di CryptoRom. La stragrande maggioranza è falsa. Anche perché recuperare le cifre rubate è altamente improbabile. Lo è anche per le forze dell’ordine, a causa della natura della criptovaluta e del fatto che sono coinvolte transazioni estere transfrontaliere”.