Secondo delle nuove sentenze della Corte di Cassazione, la pensione di reversibilità non spetta solo al coniuge: ecco quale novità per gli altri eredi.
La pensione di reversibilità, o pensione ai superstiti, è un trattamento pensionistico riconosciuto in caso di decesso del pensionato. Esso, dunque, spetta ai familiari superstiti del defunto pensionato o assicurato. Generalmente, in caso di matrimonio essa spetterebbe alla vedova sposata o separata senza nuova unione.
Tuttavia, una novità è arrivata su questo fronte ed è stata introdotta da una recente sentenza della Corte di Cassazione. Essa, nel dettaglio, riguarda anche il coinvolgimento degli altri eredi.
Pensione di reversibilità, la sentenza che coinvolge tutti gli altri eredi: che novità!
Le ultime sentenze emesse dalla Corte di Cassazione hanno introdotto una sostanziale novità circa le pensioni di reversibilità. Nel dettaglio, infatti, esse ne hanno ampliato la platea coinvolgendo nella possibilità di ricevere tale trattamento anche altri eredi del defunto pensionato o assicurato.
Non saranno, dunque, solo le mogli a poter godere di questo assegno, le nuove sentenze hanno coinvolto anche i nipoti maggiorenni, gli orfani e i genitori inabili al lavoro. Tali sentenze, infine, sono state rafforzate da un’ulteriore sentenza emessa dalla Corte Costituzionale: la n.88 del 2022 ha ampliato agli altri eredi il diritto di ricevere la reversibilità.
Vediamo nel dettaglio chi sono coloro che hanno diritto a ricevere la pensione ai superstiti tra tutti gli eredi del defunto.
Chi sono gli eredi
Hanno diritto alla pensione di reversibilità alcuni eredi del pensionato o dell’assicurato defunto. Tuttavia, non tutti possono beneficiarne. Tra questi vi sono:
- Il coniuge o l’unito civilmente;
- Il coniuge divorziato titolare di assegno divorzile e non unito in nuove nozze;
- I figli minorenni;
- I figli inabili al lavoro;
- I figli maggiorenni studenti e a carico del defunto al momento della morte non oltre i 26 anni di età.
In assenza di coniuge o figli, essa, inoltre, verrà riconosciuta anche ai fratelli e alle sorelle nubili del defunto.