Recentemente avete riscontrato un formicolio fastidioso alla mano? Attenzione, perché potrebbe trattarsi di un problema che se trascurato potrebbe raggiungere dimensioni ben più serie.
Il formicolio della mano, così come altri fastidi al corpo, può essere la manifestazione di un qualcosa di grave o, allo stesso tempo, relativo a qualcosa di molto banale che riguarda il nostro corpo. Un esempio pratico per capire quanto detto, non a caso, è rappresentato dal formicolio dettato da una posizione al quanto scomoda per la mano o il braccio, così fastidioso da dare poi la sensazione di avere dei piccoli spilli che pungono la pelle.
Esistono casi in cui, però, il formicolio al braccio e alle tre dita della mano rappresenta un sintomo legato ad una grave problematica e che si ripercuote anche su tre dita della mano.
Formicolio alle tre dita della mano: a cosa è collegato?
Tale formicolio collegato alle tre dita della mano, quindi, può essere collegato a tunnel carpale, problematica che colpisce prevalentemente le donne rispetto agli uomini. Le cause scatenanti della problematica possono essere numerose, come l’aumento dei liquidi della sona del corpo scatenata da squilibri ormonali, i quali si manifestano spesso durante la gravidanza e la menopausa.
Da non sottovalutare sono anche le condizioni di stress alle quali sono sottoposte le donne nella quotidianità e in campo lavorativo come nel caso di casalinghe, sarte, insegnanti, ecc… una problematica che, se non presa in tempo, può raggiungere gravi livelli e richiedere così anche la sussistenza di un intervento chirurgico.
Quando è necessario sottoporsi ad un intervento?
La risposta a questa domanda, quindi, dipende solo ed esclusivamente dalla gravità del caso del tunnel carpale o qualora una prima terapia stabilita in un primo momento con lo specialista non sia andata a buon fine.
A spiegare nel dettaglio il modo in cui si articola il fatidico intervento al tunnel carpale, quindi, è stato il dottor Mauro Modesti, ortopedico dell’ospedale e di Humanitas Medical Care Arese e Varese, così come ha rivelato al Marterdomini.it: “L’intervento chirurgico può essere eseguito con tecnica mini-invasiva endoscopica, in anestesia locale e senza necessità di ricovero o prericovero. Consente una ripresa più rapida: il paziente potrà muovere la mano fin da subito e, nell’arco di una settimana, riprendere le comuni attività della vita quotidiana”.