Il Governo Draghi ha deciso di eliminare il canone Rai dalla bolletta. Scopriamo insieme cosa è stato deciso e da quando si potrà dire addio al tributo dalla bolletta.
Per contrastare il caro bollette, la Camera ha approvato il decreto legge contenente delle misure volte a limitare i costi dell’energia elettrica ma anche del gas. L’obiettivo è stimolare lo sviluppo delle politiche industriali da un lato e delle energie rinnovabili dall’altro.
Tali misure riguardano anche il canone Rai che non è altro che il tributo da versare da parte di coloro che sono in possesso di apparecchi televisivi. Ciò detto, scopriamo insieme a partire da quando si potrà dire addio a questa tassa dalla bolletta.
Canone Rai via dalla bolletta: ecco da quando
Come detto poc’anzi, il Decreto in esame è volto a favorire le energie rinnovabili per riuscire ad ottenere un’indipendenza dagli idrocarburi. Oltre a questo, si propone di ridurre il fabbisogno energetico dai paesi esteri. Alla luce di questi obiettivi, si è cercato di semplificare alcune procedure tra cui quella prevista per l’installazione di impianti fotovoltaici. In particolare, questo tipo di lavori rientreranno nella manutenzione ordinaria per i quali non saranno previsti permessi e autorizzazioni.
In vista del prossimo inverno, peraltro, sono state previste anche delle strette sulle temperature all’interno degli uffici pubblici. In poche parole, si sta attuando un percorso di razionamento dell’energia. Al momento, le scorte di cui dispone il Paese basteranno fino ad ottobre prossimo. Per questo per evitare rischi, il Governo deve necessariamente prolungare la stretta, in particolare, sulla Pubblica Amministrazione in relazione all’illuminazione. Molto probabilmente, con il tempo questa sarà attuata anche sugli enti privati e in seguito sui cittadini.
Non solo, a partire dall’anno 2023, il canone Rai sarà oggetto di scorporamento dalla bolletta elettrica. Tale decisione arriva in seguito all’ordine del giorno presentato dalla deputata Paxia del Gruppo Misto sul decreto energia. Il Governo Draghi ha accettato il testo accolto con la previsione di assumere provvedimenti volti ad eliminare il tributo in esame a partire dall’anno 2023.