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Se non fai il pagamento con il bancomat o la carta, previste multe salate, ecco da quando

Per chiunque non esegue i pagamenti con bancomat o carta sono previste multe salate. Scopriamo insieme a partire da quando.

La novità introdotta dal Governo arriva dopo un lungo percorso che dura oramai da svariati anni. In verità, la previsione di multe salate per coloro che non effettuano il pagamento con bancomat o carta era già stata assunta lo scorso anno. Tuttavia, con il primo decreto Pnrr era stata prevista l’entrata in vigore da gennaio 2023. Il Governo Draghi, dunque, ha deciso di anticipare di metà anno l’introduzione dei pagamenti elettronici e la previsione di sanzioni nel caso in cui i commercianti si rifiutassero di accettarli.

Ciò detto, scopriamo insieme a quando è stato fissato il termine dopo il quale sono obbligatori i pagamenti con il Bancomat o la Carta.

Pagamento con bancomat o carta: multe salate per chi non lo effettua

Chi non accetta i pagamenti con bancomat o carta, può andare incontro a multe molto salate. Questa è la novità introdotta dal Governo Draghi che prenderà avvio a partire dal 30 giugno.

Con particolare riferimento all’entità delle sanzioni, queste partiranno dai 30 euro per poi prevedere una maggiorazione del 4 per cento. Questa percentuale sarà calcolata sull’importo della transazione rifiutata dal commerciante. A partire dal 30 giugno, inoltre, si potrà pagare con carta o bancomat qualsiasi cifra a differenza di quanto era stato previsto diversi anni fa con il limite fissato a 30 euro e poi a 5. In passato, peraltro, era già stato fissato l’obbligo di accettare il pagamento con il Pos, ma non erano state previste sanzioni. A partire dal termine poc’anzi indicato, invece, le cose cambieranno e coloro che posseggono un’attività devono mettersi in regola e predisporre gli strumenti necessari per poter consentire al cliente di eseguire pagamenti con carta o bancomat.

Ad ogni modo, il testo di Legge in esame dovrà essere oggetto di conversione in legge in Parlamento. Ciò ovviamente dipenderà dal sostegno che si otterrà da parte dei parlamentari dei vari partiti politici. La conversione in legge, peraltro, dovrà avvenire entro 60 giorni e preannuncia un duro scontro tra le varie forze in campo.

Sabrina

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