Una nuova denuncia ha fatto il giro del mondo e riguarda uno dei brand di moda che in questi ultimi mesi sta dominando il mercato internazionale. Stiamo parlando del colosso Shein, per il quale è stata celata una verità agghiacciante.
L’e-commers nel corso degli ultimi anni ha cambiato in modo considerevole il modo di fare shopping online, anche nel campo della moda e l’arrivo della pandemia da Covid-19 ha sdoganato di gran lunga il commercio su varie piattaforme e brand che hanno investito molto di più su questo ambito. Un esempio pratico per capire quanto detto, non a caso, è rappresentato dall’arrivo di Shein che si è subito mostrato competitivo con altri colossi della moda internazionale, con prezzi super ridottissimi.
Una svolta nell’ambito del business della fashion, e non solo, che cela dietro di sé una verità agghiacciante recentemente svelata e che sta facendo il giro del mondo. Ecco di cosa si tratta.
Shein: dal successo al dramma
Una notizia che in queste ore ha davvero fatto il giro del mondo, frutto di un’inchiesta sulla quale ha fatto luce Forbes e che cela una verità agghiacciante ma che in molti, purtroppo, immaginavano già. A innescare la miccia è stato il prezzo concorrenziale degli abiti proposti dal portale Shein e che, in questi ultimi mesi, sono stati sponsorizzati anche da numerosi influencer in tutto il mondo: abiti alla moda, oggetti super cool a cifre che fanno strabuzzare gli occhi, pochi euro per essere sempre impeccabili e al passo con i tempi. Non a caso Shein ha davvero spopolato tra gli adolescenti che, sempre di più, amano fare shopping online e soddisfare le loro voglie.
Eppure, dietro tale esplosione e dominio del mercato (dato che il colosso cinese ha già sbancato anche in borsa) ecco che diventa oggetto di discussione e inchiesta, il tutto a seguito delle condizioni esagerate e drammatiche ai quali sarebbero così sottoposti i lavoratori cinesi che si occupano della realizzazione degli abiti.
Il lato oscuro di Sheine
Nel corso delle ultime ore, dunque, a tenere banco nel mono del web in queste ultime ore troviamo alcune immagini pubblicate da Forbes che ha curato l’inchiesta sul colosso cinese e sul suo fondatore Chris Xu, cinese-americano laureato in economia all’università di Washington, che già nel 2008 aveva il suo brand di moda online e che, adesso, si trova sotto assedio.
A fare il giro del mondo, infatti, troviamo delle foto che ritraggono alcuni degli operai di Shein, circa 200 persone, costrette a lavorare più di 12 ore al giorno con una paga irrisoria e in uno stabilimento senza uscire di sicurezza. Immagini da brivido per un’inchiesta che ha già preso il nome di ‘sogni di poliestere’.
Nel frattempo, però, Chris Xu che si trova nel mirino dell’attenzione dei media in tutto il mondo si è chiuso in silenzio stampa senza rilasciare alcun commento… il tutto mentre le vendite del brand online di moda continua a mettere insieme guadagni da capogiro con vendite in ben oltre 220 paesi in tutto il mondo.