La fine dello Stato di Emergenza non comporta la fine della pandemia da Covid-19, ma un nuovo percorso diretto verso la fase endemica del virus per il quale è stata prevista anche l’istituzione di un nuovo test per rivelare in contagio.
Nel corso degli ultimi due anni sono cambiate numerose in relazione al Covid-19 e anche alla rivelazione del contagio, un qualcosa che inevitabilmente ha coinvolto anche i test da mettere in atto. Un esempio chiaro per capire quanto stiamo dicendo, non a caso, è rappresentato anche dai test antiallergici nasali che nel tempo sono risultati insufficienti anche per cogliere il contagio da Omicron e Omicron 2.
Recentemente, però, è stato aggiunto un nuovo test sensibile al Coronavirus, in grado di dare un risultato celermente e in meno di 15 munti.
Test Covid: la novità
Dopo la possibilità di effettuare un test per la rilevazione del Covid anche in totale autonomia in casa, ecco recentemente è stato introdotto negli ambienti ospedalieri la possibilità di poter effettuare un nuovo test anticovid, in grado di essere più preciso nell’evidenziare la presenza del virus e che può essere effettuato in minor tempo.
Il test in questione prende in nome di InspectIR Covid-19, il quale si presenta come un palloncino che sfrutta la tecnica della gascromatografia-spettrometria di massa (GC-MS) per rilevare cinque composti organici volatili (volatile organic compounds, VOCs) associati all’infezione da Sars-CoV-2 nel respiro.
In quanto tempo agisce il nuovo test Covid?
La particolarità del InspectIR Covid-19, quindi, da la possibilità di scoprire il contagio entro tre minuti dal test che deve essere effettuato insieme agli operatori sanitari.
La riuscita del test in questione è dettata dalla rilevazione di sostanze presenti nel test, come chetoni e aldeidi che permettono così di vedere i marcatori del Covid e quindi attestandone l’effettivo contagio. A spiegare il funzionamento del nuovo test InspectIR è stata anche la Fda, che spiega anche come i risultati negativi devono essere considerati nel contesto dei contatti recenti del paziente e della presenza di sintomi riconducibili a Covid, non escludendo così l’esclusione al 100% dell’infezione.