Per ottenere la pasta al dente esiste un segreto che si basa su una scoperta scientifica che cambia praticamente tutto. Scopriamo insieme cosa è emerso dallo studio condotto da ricercatori americani, pubblicato sulla rivista Physics of fluids.
Un gruppo di ricercatori dell’Università dell’Illinois, Stati Uniti, ha voluto analizzare il meccanismo alla base della cottura della pasta. In questo modo sono riusciti a sviluppare un vero e proprio metodo scientifico che consente di ottenere una cottura al dente, praticamente perfetta.
Ciò detto, scopriamo insieme in cosa consiste questo nuovo metodo che consente di cuore la pasta senza sbagliare.
I ricercatori dell’Università dell’Illinois si sono chiesti quali sono i meccanismi che consentono di ottenere una pasta cotta alla perfezione. Da questa analisi è emerso che in questo processo rientra anche il sale che svolge un ruolo molto importante. Ma procediamo per gradi. Come spiegato dal comunicato reso noto dagli esperti, quando la pasta viene cotta, in particolare gli spaghetti, l’acqua finisce per penetrare al suo interno rendendola più morbida. In seguito, l’amido tende a gonfiarsi e poi a rilassarsi. Durante questo processo sono stati misurati una serie di parametri quali ad esempio:
Grazie a questi parametri è stato messo a punto un vero e proprio modello scientifico. Nello specifico, dall’acqua bollente è stata prelevata la pasta lasciando raffreddare uno spaghetto vicino all’altro. Con l’aiuto di un righello, poi, è stata misurata la parte aderente agli altri. In questo modo sono giunti alla conclusione che questa era strettamente connessa ai tempi di cottura. Non solo, come accennato all’inizio, anche il sale determina la cottura perfetta della pasta. E per questo l’intento del team di studiosi è proprio quello di analizzare in maniera approfondita il ruolo di questo condimento nel processo di cottura della pasta.
Ad ogni modo, l’auspicio è quello che questo metodo possa essere usato anche in cucina. In tal caso, infatti, per ottenere una cottura al dente, praticamente perfetta, si potrebbero misurare gli spaghetti anziché assaggiarli. Si tratta di un metodo piuttosto strambo ma che promette di ottenere un risultato scientificamente impeccabile.
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