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Il virus portato dalle zanzare diventa più pericoloso se trasmesso ad altri animali: la scoperta scientifica

Non è solo il Coronavirus a destare preoccupazioni nel mondo, dato che in queste ore un nuovo studio di ricerca ha diffuso notizie allarmanti circa un virus che viene trasmesso attraverso il semplice morso di una zanzara. Ecco di cosa si tratta.

Nel corso degli ultimi due sono state numerose le restrizioni messe in atto che hanno permesso alle persone di tutto il mondo a prevenire il Coronavirus, prevenendo così dove possibile l’effettivo contagio che si trasmette da uomo a uomo in maniera virale. Allo stesso modo, però, in questi ultimi mesi viene chiesto alle persone di tutto il mondo di imparare a difendersi da un altro tipo di virus che desta non poche preoccupazioni e che il punto di trasmissione può avvenire anche attraverso un morso di zanzara.

Si tratta, quindi, di una scoperta molto più che preoccupante che sta già facendo il giro del mondo, ma per la quale gli studiosi hanno cercato di dare delle istruzioni ben precise.

Il virus portato dalle zanzare: febbre e pericolosità

A destare molta preoccupazione in questi ultimi mesi troviamo la pericolosità del virus portato dalle zanzare e che prende il nome di Zika. Si tratta, quindi, di un virus che viene trasmesso da una particolare tipologia di zanzara appartenente al genere Aedes, nota anche come la ‘zanzara della febbre gialla’ e conosciuta al mondo come ‘zanzara tigre’.
Questa tipologia di zanzara, dunque, è ritenuta responsabile della trasmissione del virus Zika e che avviene tramite puntura della ‘zanzara vettore’ e quindi portatrice della malattia in questione.

La condizione proposta nel caso in cui un uomo venisse punto da tale tipologia di insetto può dare origine a un focolaio endemico per le persone, generando una pericolosa trasmissione del virus con tanto di mutazione genetica di questo che avviene da contagio a contagio con rapidità e pericolosità.

Quali sono i sintomi della febbre gialla?

Secondo quanto emerso dallo studio attento dei singoli registrati di persone che hanno dovuto fronteggiare la febbre gialla trasmessa zanzara ha fatto emergere che circa l’80% dei casi questa si presenta in modo asintomatico. Gli unici casi di sintomi riscontrati dopo il contagio sono quelli sviluppati similmente all’influenzale autolimitante, con durata di circa 4-7 giorni, a volte accompagnata da rash maculo papulare, artralgia, mialgia, mal di testa e congiuntivite.

Inoltre, è importante prestare bene attenzione al fatto che tali sintomi compaiono dopo circa 3-13 giorni dalla puntura della zanzara vettore e che, nonostante tutto, raramente diventa necessario un eventuale ricovero in ospedale.

La mutazione genetica del virus che arriva dagli animali

Ad aver analizzato molto attentamente la mutazione genetica generata dal virus è stato il gruppo di studiosi de La Jolla Institute for Immunology di San Diego, California. Secondo i loro studi accurati sul campo è emerso che a causa della mutazione I39V nella proteina NS2B, il virus Zika abbia manifestato un’aumentata capacità di replicazione e abbia acquisito la capacità di evadere immunità preesistente trasmessa da infezione Dengue. Tutto ciò, quindi, avviene principalmente dal passaggio del virus portato dalle zanzare ai topi.

Il professore Sujan Shredta, coordinatore del team a San Diego, ha commentato così la scoperta fatta sul virus che viene trasmesso dalle zanzare e la conseguente mutazione genetica: “La variante che abbiamo identificato si è evoluta al punto in cui l’immunità cross-protettiva offerta dalla precedente infezione da dengue non era più efficace nei topi. Purtroppo per noi, se questa variante diventasse prevalente, potremmo avere gli stessi problemi nella vita reale tra gli esseri umani”.

Francesca Guglielmino

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