Il bonus bollette è stato approvato in maniera definitiva: scopriamo insieme chi sono le persone che possono ottenerlo e quali sono le modalità di presentazione della domanda.
Il Decreto bollette è stato varato dal Parlamento e conferma una serie di misure, tra cui il bonus bollette rivolto alle famiglie ma anche alle imprese. Tale provvedimento si pone nell’ottica di contrastare il rincaro sui prezzi di gas e luce.
Scopriamo insieme tutte le novità relative al Decreto Bollette contenente delle misure urgenti volte a contenere i costi di luce e gas oltre che a favorire lo sviluppo delle energie rinnovabili.
Bonus bollette: importi e modalità di richiesta
Con la misura in esame è stato previsto un potenziamento del bonus sociale previsto per luce e gas, rivolto alle famiglie che versano in condizioni economiche precarie. In particolare, a beneficiarne sono i nuclei familiari con Isee non superiore ai 12mila euro. In questo caso, lo sconto sarà applicato in maniera automatica e, duqnue, non sarà necessaria alcuna domanda. In riferimento agli importi del bonus, nel caso del bonus luce, essi variano in base al numero di componenti presenti nel nucleo familiare:
- 165,6 euro, fino a due componenti;
- 200,7 euro, tra i 3 e i 4 componenti;
- 235,8 euro, da 4 in su.
Per quanto concerne il bonus gas, invece, l’importo varia in base al numero delle persone che compongono il nucleo familiare, ma anche in base alla zona climatica in cui si risiede e alla categoria e alla tipologia alle quali è riferita la fornitura. In tal caso, per nuclei familiari con meno di 4 componenti l’importo minimo è fissato a 62 euro mentre il massimo è pari a 816,3 euro per una famiglia con più di 4 componenti.
Oltre alla riconferma delle misure volte a dare supporto alle famiglie italiane e contrastare il caro bollette, inoltre, sono previste anche ulteriori novità. Nello specifico, queste riguardano i limiti minimi di temperatura prevista per i condizionatori e quelle massime stabilite invece per il riscaldamento. L’obiettivo, in questo caso, è quello di evitare sprechi e dunque razionalizzare il gas che, a causa del conflitto attualmente in atto in Ucraina e alle relative sanzioni stabilite dalla Nato ai danni della Federazione russa, potrebbe essere soggetto a problemi di approvvigionamenti. Tali limiti, infine, saranno previsti a partire dal 1 maggio.