Lo shock anafilattico è una reazione molto grave dell’organismo che, se non tempestivamente trattata, può portare a conseguenze anche gravi. Ecco come riconoscerla attraverso alcuni sintomi.
Lo shock anafilattico è una reazione allergica grave che dunque va trattata in maniera tempestiva otre che efficace. Di conseguenza, è molto importante riuscire a individuare i sintomi che possono rivelare la presenza di questa reazione da parte del corpo.
Scopriamo insieme quali sono i segnali che non vanno assolutamente sottovalutati e che al contrario devono essere sottoposti all’attenzione di una figura esperta.
La condizione in esame è estremamente pericolosa soprattutto nei bambini. Molti genitori, infatti, possono esserne molto spaventati. Per questo è importante riuscire ad individuare i segnali che l’organismo mette in atto in presenza di una reazione allergica. In genere, questa si manifesta in maniera improvvisa ed è scatenata da un allergene che stimola la produzione di anticorpi IgE. Questi solitamente vengono prodotti dal sistema immunitario quando percepisce una minaccia. Va detto che tra gli allergeni che possono scatenare la reazione in esame ci sono alimenti ma anche medicinali o punture di insetto. Tra i primi, ad esempio, rientrano i latticini, le uova e così via. Tra i secondi, invece rientrano
Anche le punture d’ape, vespe e calabroni, possono scatenare reazioni molto gravi che vanno assolutamente contrastare. Come accennato poc’anzi, si tratta di una condizione che si manifesta con una certa rapidità e dura anche pochi minuti o secondi. Va detto, a tal proposito, che quanto più i sintomi compaiono velocemente tanto più la propria condizione clinica risulta grave. Ciò detto, tra i sintomi più diffusi ci sono:
In questi casi, è fondamentale intervenire in maniera tempestiva ed essere al corrente sull’intervento da mettere in atto. È indispensabile, di fatti, eseguire un’iniezione di adrenalina oltre che un intervento da parte di operatori sanitari del Pronto Soccorso. Il consiglio, dunque, è di contattare immediatamente il 118. Intanto, il soggetto in shock anafilattico deve essere disteso in posizione supina per poi iniettare o auto iniettarsi l’adrenalina. Questa pratica va ripetuta a distanza di circa 5, 15 minuti e, se i sintomi non dovessero essere migliorati, allora si può passare ad una seconda dose.
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