Dai dati emersi in questo periodo, l’influenza è in rialzo. Insieme alla variante Omicron infatti ci sono molti altri virus che stanno girando. Scopriamo insieme come riconoscerli facilmente.
Il medico immunologo clinico e allergologo, Mauro Minelli, ha dichiarato che oltre alla variante Omicron, quest’anno si è registrata la circolazione di altri virus che talvolta può essere difficile riconoscere.
Ecco quali sono i sintomi che consentono di distinguere la variante del covid 19 da tutti gli altri virus che stanno circolando in questo periodo.
Influenza in rialzo: ecco quali sono i 3 virus attualmente in circolazione
Dopo circa due anni e mezzo di pandemia, l’andamento influenzale di questa stagione è stato piuttosto allarmante. Stando a quanto dichiarato dal dottor Minelli, infatti, si è assistito soprattutto nelle ultime settimane alla contemporanea circolazione di più virus. Sicuramente tra i più diffusi c’è stato quello della variante Omicron, insieme a tutte le altre sottovarianti, poi quello del virus dell’influenza. Oltre a questi, però, si è assistito alla circolazione di virus intestinali che provocano delle gastroenteriti virali che stanno colpendo un numero molto alto di persone, soprattutto i bambini.
L’effetto di questi tre virus, duqnue, ha condotto al risultato di tenere a letto milioni e milioni di italiani. La circolazione contemporanea di virus diversi, peraltro, sta creando quadri clinici per certi versi sovrapponibili, creando non poche difficoltà nella distinzione dei sintomi. A tal proposito, il medico immunologo ha spiegato che l’influenza solitamente si manifesta con una repentina comparsa di febbre associata a brividi, stanchezza, indolenzimento muscolare, tosse secca, naso che cola. Per quanto riguarda la covid 19 da Omicron, invece, l’aumento di febbre non è repentino, ma graduale. Può manifestarsi comunque tosse ma la caratteristica principale è data dalla sensazione di fiato corto, una sorta di fame d’aria. Nel caso invece dei virus intestinali, i sintomi principali risultano essere vomito diarrea e nausea.
Alla luce di questo, sorge spontaneo chiedersi quando fare il tampone. Ebbene, secondo l’esperto ciò è indispensabile quando la distinzione dei sintomi risulta essere piuttosto difficile e dunque quando questi risultino essere piuttosto sovrapponibili. La precisione nella diagnosi, infatti, talvolta può sfuggire poiché le differenze sono sin troppo sfumate. Nel caso specifico, il tampone molecolare secondo Minelli è indispensabile quando la febbre non accenna a diminuire per oltre 3 giorni e in abbinamento si avverte una certa difficoltà nel respiro.