Una buona notizia per le famiglie è stata annunciata: sta per arrivare l’istituzione dello psicologo di base che sarà totalmente gratis. Ecco come funzionerà e come potrà aiutarvi.
Dopo i vari comunicati di diverse Regioni italiane sta per arrivare una notizia che cambierà per sempre a vita di numerose famiglie del nostro Paese. Tutti, infatti, prima o poi abbiamo bisogno di un professionista che ci aiuti, come, ad esempio, uno psicologo.
Per questo in molti territori del nostro Paese si è già parlato in passato dell’istituzione della figura di “psicologo di base”. Proprio come il medico di famiglia, infatti, egli aiuterà totalmente gratis coloro che richiedano il suo aiuto.
Scopriamo insieme come funzionerà tale iniziativa e come potrà fornire il proprio aiuto.
In arrivo lo psicologo di base: ecco di cosa si tratta
La scelta di disporre di uno psicologo di base cambia da Regione a Regione e, con essa, anche l’accesso dei cittadini al supporto fornito da tale figura. Questa nuova figura, nella maggior parte delle Regioni, lavorerà in equipe con la rete dei servizi specialistici per la salute mentale, dei consultori e ospedalieri.
I cittadini di tutte le età potranno accedervi e potranno farlo autonomamente o su consiglio del medico di famiglia. Egli, infatti, potrebbe notare ravvisagli di qualche problema e decidere di lavorare in supporto con tale figura.
In base alla proposta il professionista messo a disposizione opererà a tempo pieno in ogni Casa di comunità, ossia le nuove strutture realizzate grazie ai fondi concessi dal PNRR.
Le Regioni dell’innovazione
La prima Regione ad operare una decisione innovativa in tal senso è stata la Campania che l’ha già attivato. Questa decisione, infatti, punta a sostenere le famiglie che, anche a causa della pandemia, si ritrovano ancora a vivere condizioni di disagio.
Sulla scia della Campania, anche la Lombardia ha deciso di attivare tale figura. La decisione è arrivata con lo scopo di fornire ai cittadini una risposta concreta a fronte di numerosi problemi scaturiti dalla pandemia e da essa sollevati ulteriormente. D’altronde, i fondi concessi dal PNRR lo permettono.