Salute e Benessere

La moc non tutti sanno a cosa serve e cosa sia, un esame che tutte le donne dovrebbero fare

La MOC è un esame importantissimo per la nostra salute. Ecco a cosa serve e quali sono i parametri. Dovrebbero farlo tutte le donne

Controllare lo stato di salute delle nostre ossa è essenziale per la nostra salute. Uno degli strumenti che vengono maggiormente utilizzati per analizzare lo stato del nostro apparato scheletrico è la MOC, o Mineralometria Ossea Computerizzata.

La MOC è una densitometria, calcola cioè la densità minerale ossea dello scheletro. Indica la massa e la quantità di minerali presenti nell’osso. Questo lo rende lo strumento ideale per individuare una eventuale comparsa di osteoporosi, quando cioè la densità minerale si è ridotta e vi è una maggiore fragilità ossea e un maggior rischio di frattura. Grazie a questo strumento è possibile individuare per tempo la malattia, e intervenire affinché la salute dell’osso venga preservata. La MOC agisce tramite DEXA (Dual Energy X-ray Absorptiometry), una tecnica a doppio raggio X. Vengono analizzate due aree campione, la colonna vertebrale e il femore prossimale.

MOC, Chi deve fare la Mineralometria Ossea e come si svolge

Questo esame è particolarmente indicato per le donne in menopausa e per gli uomini over 60 con fattori di rischio. Sono questi infatti i soggetti maggiormente a rischio di demineralizzazione ossea. In caso di sospetta osteoporosi o malattie croniche, può essere prescritta a qualsiasi età. Non necessita di particolari preparazioni e non ci sonno controindicazioni. L’esame dura pochissimo, appena tre minuti per avere bene chiara la salute delle nostre ossa.

Con l’esame viene calcolata la densità minerale, espressa mediante due dato, il T-score (differenza tra il campione esaminato e quello di riferimento) e lo Z-score (differenza tra il campione e quello dei pari età sani). Un T-score superiore a -1 deviazioni standard indica una situazione di normalità,  un T-score  tra a -1 e -2.5 è invece indicativo di un’osteopenia, un modesto impoverimento dell’osso; mentre un T-score inferiore a -2.5 è indice di osteoporosi. Per quanto riguarda lo Z-score, un valore minore di -2.0 deviazioni standard è indice di fragilità scheletrica.

Al paziente verrà chiesto di sdraiarsi su un lettino, tramite un braccio mobile il rilevatore di raggi scorrerà nelle aree analizzate e raccoglierà tutti i dati. Toccherà poi allo specialista decidere come procedere. Solitamente viene iniziato un piano di monitoraggio periodico, dove l’esame vene ripetuto dopo un certo periodo per seguire l’andamento della salute delle nostre ossa, e valutare la terapia anti-osteoporotica con il quale proseguire. La MOC può rappresentare un grandissimo strumento di prevenzione e un vero salvavita per la nostra salute.

Beatrice

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