Il primo caso di peste suina africana a Roma lancia l’allarme in tutto il paese. Il mondo dell’agricoltura chiede
Preoccupazione per la peste suina africana in Italia. E’ stato infatti rilevato il primo caso di questo virus a Roma del virus che colpisce maiali e cinghiali, che sino ad ora era rimasto nell’aria tra la Liguria (Genoa) e Serravalle Scrivia (Alessandria) in Piemonte.
A renderlo noto è stato Angelo Ferrari, commissario straordinario per l’emergenza. Il caso è stati rinvenuto nella zona del parco dell’Insugherata. Sono attualmente in fase di svolgimento tutti i controlli necessari. L’Istituto zooprofilattico del Lazio ha individuato e segnalato il caso, che è stato poi confermato dallo Zooprofilattico Umbria e Marche, centro principale per quanto riguarda questa malattia.
Peste suina africana, il primo caso a Roma fa scattare l’allarme in tutto il paese
Le istituzioni si sono già mosse per mantenere sotto controllo la situazione. E’ stata riunita una folta schiera di esperti sulla malattia, e la zona sarà attentamente monitorata e delimitata. E’ stato inoltre notificato tutto alla comunità europea. I passaggi effettuati insomma sono stati gli stessi già utilizzati per i precedenti casi in Liguria e Piemonte. Misure che però non sarebbero sufficienti secondo il mondo dell’agricoltura
E’ stato richiesto a gran voce dalla Coldiretti, maggiore associazione di rappresentanza dell’agricoltura italiana, un intervento intenso delle istituzioni per contenere i numerosi cinghiali che affollano campagne e periferie della capitale, e più in generale tutto il paese. Oltre ai danni per gli allevatori e al resto dei pericoli per la sicurezza dei cittadini, la diffusione della peste suina renderebbe un intervento, secondo diverse voci, ancora più imminenti. Sono oltre 20 mila i cinghiali presenti solo nella provincia di Roma, più di 2,5 milioni in tutto il paese, ritenuti responsabili di danni all’agricoltura, aumentati del 60% nell’ultimo anno e di una crescita degli incidenti stradali
La peste suina africana è molto contagiosa e spesso letale per cinghiali e maiali, ma non è trasmissibile ad esseri umani, né presenta problemi alla carne. Al momento non sono stati riscontrati maiali contagiati da peste suina, ma i casi del paese sono tutti relativi a cinghiali. Per questo si teme che il proliferare dell’epidemia, unito al grande numero dei cinghiali possa arrivare a danneggiare in maniera importante il settore dell’allevamento e tutti quelli a questo collegati. Come risponderanno le istituzioni all’appello del mondo dell’agricoltura?