Si apre un nuovo di battito sui vaccini, ma questa volta in riferimento a quelli antinfluenzali. Recentemente è stata scoperta un’importantissima azione benefica sul cuore e non solo.
Nel corso dell’ultimo anno e mezzo a tenere banco nel campo dell’informazione scientifica sono stati i numerosi dibattiti riguardanti l’importanza dei vaccini in relazione al loro impiego come misura preventiva contro il Covid-19, insieme alla possibilità di avere una protezione completa nel caso in cui si decidesse a sottoporsi anche al vaccino influenzale.
Recentemente, infatti, è stato effettuato un attento studio sull’azione protettiva che i vaccini influenzali mettono in atto nei confronti della persona, riuscendo a prevenire diverse problematiche cardiache.
Vaccino influenzare e gli effetti benefici sul cuore
A mettere in atto un nuovo studio condotto dai ricercatori dell’University of Toronto, che hanno riscontrato una doppia azione protettiva del vaccino antinfluenzale. Questo, in particolar modo, oltre a proteggere il corpo dall’influenza riduce anche il rischio di seri problemi cardio vascolari. Facciamo, dunque, riferimento a problematiche come infarto, ictus ed un possibile aggravamento di uno scompenso cardiaco già esistente.
Nello studio in questione, questione, quindi, è possibile leggere le seguenti dichiarazioni: “Le infezioni respiratorie virali, comprese quelle dovute al virus dell’influenza, aumentano il rischio di polmonite e malattie sistemiche che possono favorire eventi cardiovascolari fatali e non fatali”.
La doppia azione protettiva del vaccino
I ricercatori dell’University of Toronto hanno effettuato il loro studio analizzando circa 9mila casi di pazienti con età media tra i 60 e i 65 anni e metà delle persone di riferimento, quindi, avevano deciso di sottoporsi a vaccinazione antinfluenzale.
In fase si osservazione e studio delle cartelle cliniche è emerso un dato molto importante: l’anno successivo al vaccino è stato registrato un tasso di eventi cardiovascolari del 3,6% tra i vaccinati rispetto il 5,4% nei non vaccinati, con una riduzione relativa del rischio del 34%. In relazione a quanto detto il risultato è il seguente: ogni cinquantasei persone vaccinante è possibile evitare il presentarsi di un evento cardiovascolare.
Infine, è bene sottolineare come il vaccino antinfluenzale riduca del 45%, circa le probabilità di morte per cause cardiovascolari sempre in riferimento all’anno successivo alla somministrazione.