L’INPGI passa all’INPS, ecco cosa cambia per i giornalisti. Cosa sta succedendo e quali saranno i cambiamenti
Importanti novità per quanto riguarda il mondo dei giornalisti. Sino ad ora chi esercitava questa professione per quanto riguarda i contributi e la propria pensione faceva riferimento all’INPGI, Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani. E’ previsto però un grandissimo cambiamento che porterà ad un ingresso dell’INPGI nella più grande e noto ente previdenziale INPS.
Questi cambiamenti riguarderanno almeno per ora solo i lavoratori dipendenti e coloro che sono già pensionati, mentre i liberi professionisti, i così detto freelance continueranno almeno per il momento a fare riferimento all’INPGI. Ecco cosa cambierà.
Come predisposto dalla legge di Bilancio 2022 il cambiamento avverrà dal prossimo 1 Luglio. Come detto, le funzioni previdenziali sostitutive dell’AGO (Assicurazione generale obbligatoria) non saranno più a carico dell’INPGI ma verranno invece svolte dall’INPS.
Come detto i giornalisti professionisti, i pubblicisti e i praticanti titolari di un rapporto di lavoro subordinato di natura giornalistica, m a anche i titolari di trattamenti pensionistici e di posizioni assicurarive dal prossimo Luglio figureranno tra coloro che rientrano nella Assicurazione Generale Obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti dei lavoratori dipendenti in carico all’INPS.
Anche la disoccupazione e la cassa integrazione per quanto riguarda i giornalisti verrà riconosciuta dall’INPS. Per quanto riguarda la disoccupazione fino al 31 dicembre 2023 faranno fede le regole INPGI, mentre dal 1° gennaio 2024 si passerà alla disciplina prevista per la generalità degli iscritti al FPLD).
Questo si traduce anche in un cambiamento per quanto riguarda la dichiarazione dei redditi. Il contribuente nel trasmettere la dichiarazione 730 2022 deve indicare INPS come sostituito di imposta, anche se questa viene trasmessa prima di Luglio 2022.
Non cambierà nulla invece come detto per il freelancer e liberi professionisti che esercitano l’attività giornalistica in autonomia. Per loro infatti la gestione separata rimane in carico all’INPGI e dovranno quindi continuare ad indicare l’INPGI come sostituto d’imposta.
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