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Omicron, ecco il vaccino che protegge di più secondo un nuovo studio

Secondo un nuovo studio, c’è un vaccino che protegge di più contro il covid. Scopriamo insieme di quale si tratta stando a quanto emerso dallo studio americano pubblicato sulla rivista Nature.

Contro le nuove varianti esiste un vaccino che più degli altri è in grado di proteggere dal virus provocato dal covid. Questo almeno è quanto emerso da un interessante studio condotto da ricercatori americani. Non tutti sanno, infatti, che tra Pfizer e Moderna, uno spicca per la sua particolare efficacia.

Ciò detto, in questo articolo vi sveliamo quale tra questi due vaccini è in grado di proteggere maggiormente dalle nuove varianti del coronavirus come, ad esempio, Omicron. Questa in particolare si distingue per essere molto contagiosa per questo fin dalla sua comparsa ha suscitato l’interesse del mondo scientifico e dei vari gruppi di ricerca.

Omicron: ecco qual è il vaccino che protegge di più dalla variante

Stando ai dati forniti dal Ministero della Salute, le persone che si sono sottoposte al vaccino sono poco meno di 50 milioni. Si tratta dunque di una percentuale molto alta. Tuttavia, va detto che non tutte hanno proceduto alla terza dose e addirittura alcuni neppure alla seconda. Senza contare poi che ci sono molti guariti che non si sono sottoposti alla vaccinazione.

Alla luce di quanto appena detto, un team di studiosi ha voluto fare chiarezza conducendo uno studio pubblicato sulla rivista Nature. Nello specifico, sono stati approfonditi una serie di aspetti tra cui l’incidenza nonché il grado di gravita dell’infezione da covid come anche il tempo trascorso dalla vaccinazione. L’analisi è stata condotta su oltre 3,5 milioni di individui residenti in tutti gli Stati Uniti che si sono sottoposti a Pfizer o Moderna.

Ebbene stando a quanto emerso dai risultati in questione, in una popolazione di più di 3 milioni di individui sottoposti al ciclo completo del vaccino, 8848 hanno avuto infezioni da Covid accertate. Nel dettaglio, circa il 35% ha ricevuto il vaccino Moderna mentre il 65% si è sottoposto alle dosi di Pfizer. Si tratta, in poche parole, di un dato molto interessante che merita sicuramente di essere approfondito mediante ulteriori ricerche scientifiche al riguardo.

Sabrina

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