In Regno Unito è stato rilevato un caso di vaiolo delle scimmie. Come si contrae la malattia e quali sono i fattori di rischio
La pandemia da Coronavirus ha sicuramente reso tutti più suscettibili al rischio di contagi di massa e rapide diffusioni di virus e malattia. Quello che prima sarebbe potuto passare in sordina, adesso viene invece preso in grande considerazione e con grande serietà, per evitare che ci si possa trovare impreparati come accaduto all’inizio della propagazione del Coronavirus.
Ecco perché dopo la pandemia si sta guardando con grande attenzione e interesse al primo caso di paziente positivo al vaiolo delle scimmie rinvenuto in Regno Unito. Come riportato dall’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito, si tratta di un soggetto che ha contratto il virus in Nigeria, ma attualmente si trova ricoverato a Londra per ricevere delle cure specialistiche. E’ già partita la procedura per risalire ai contatti del positivo, per evitare che possa sfuggire di mano. Questo virus era già lo scorso anno stato ritrovato in Cina. Pur parlando di pochi casi, tanto è bastato per portare l’attenzione anche nel resto del continente ai possibili sintomi di questa malattia.
Il vaiolo delle scimmie, i sintomi della malattia e come si contrae l’infezione
Il monkeypox, il vaiolo delle scimmie, viene trasmesso da animale a uomo, ma fortunatamente è difficile che venga trasmesso tra uomini. I sintomi so manifestano tra i 5 e i 21 giorni dopo avere contratto l’infezione. Le scimmie possono trasmettere il virus tramite morso o contatto con fluidi corporei.
A differenza del vaiolo “tradizionale”, il vaiolo delle scimmie provoca gonfiore ai linfonodi sulla pelle, che sono visibili ad occhio nudo. Altri sintomi iniziali sono febbre, mal di testa, dolori muscolari, mal di schiena, stanchezza, brividi, e in alcuni casi eruzione cutanea che dal viso si diffonde ad altre parti del corpo. Alcuni di questi sintomi sono insomma molti simili a quelli del covid. E’ necessario come nel coronavirus che chi abbia contratto il virus sia isolato durante il periodo infettivo.
E’ assolutamente essenziale prestare attenzione a eventuali sintomi di malattia al rientro da un viaggio, e ripercorrere chiaramente quello che è stato il proprio itinerario. Per scongiurare il rischio di venire infettati dal vaiolo, bisogna prestare particolare cura all’igiene delle mani, e evitare contatti con animali infetti vivi o morti. Evitare anche di mangiare selvaggina. In questo modo si abbasseranno i rischi di potere contrarre la malattia.