Il morso di una zecca può avere effetti sgradevoli e anche pericolosi per la salute, i quali possono condurre anche allo sviluppo di una malattia dai sintomi alquanto spaventosi e preoccupanti. Ecco di cosa si tratta.
Nel corso degli anni numerosi medici e informatori scientifici sono stati impegnati nello spiegare come un morso di una zecca può avere degli effetti indesiderati sul corpo nell’immediato e anche a lungo termine. Molto spesso ci si accorge del morso di una zecca nel momento in cui si palesano i sintomi come febbre e malesseri vari. La rimozione di questa, però, non comporta la sconfitta totale di una battaglia medica nei confronti di un’eventuale malattia che si potrebbe presentare anche in seguito e che potrebbe continuare nel tempo e non essere nell’immediato intuita dai medici.
Facciamo riferimento alla Lyme, riconosciuta anche come malattia legata appunto alla presentazione di una vera e propria sindrome che si manifesta dopo il morso di una zecca e che non sempre in un primo momento viene capita dai medici.
Come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente la Lyme è malattia che si manifesta poco dopo un morso di zecca e che rappresenta una vera e propria patologia infettiva di natura batterica e che poi ramificarsi nel corpo della persona se non scoperta in tempo.
I sintomi tipici di questo tipo di malattia sono quelli che includono un eritema migrante, nonché una reazione cutanea, seguita da febbre, debolezza e mal di testa che possono anche diventare cronici e quindi non facilmente riconducibili al morso di zecca.
A tenere banco nel mondo del web in campo internazionale troviamo il racconto scioccante realizzato Pauline Bowie, che ha lottato per anni affinché gli venisse riscontrata la malattia legata al morso di zecche ha ricevuto quando era poco più di una bambina e che prende il nome di Lyme.
In particolar modo, la Bowie alla stampa internazionale ha voluto raccontare la sua esperienza affinché fosse d’esempio a tutte quelle persone che riscontrassero delle similitudini al suo caso e quindi fare delle indagini affinché questa malattia venga scoperta, diagnosticata e curata mediante i giusti farmaci: “Non potevo davvero crederci. Negli anni ho visto moltissimi specialisti, ma nessuno ha saputo darmi una vera diagnosi. Gli esami hanno dato esito positivo, ma io sono stata felice di avere finalmente una certezza. Combatto per test e trattamenti accessibili a tutti. Vorrei che anche gli altri potessero ricevere l’aiuto che io avrei voluto per tutti questi anni”.
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