La Società italiana di Pediatria ha messo a punto una guida che mette in luce che i bambini e le bambine non si ammalano allo stesso modo. Scopriamo insieme perchè.
Molte persone credono sbagliano che i bambini e le bambine si ammalino fondamentalmente allo stesso modo. Si tratta, di fatti, di una convinzione sbagliata, stando almeno a quello che è emerso durante il congresso tenuto dalla Società Italiana Pediatri. Essa, in particolare, ha messo in luce la necessità di aiutare i genitori a considerare la differenza di genere per quanto concerne le cure mediche.
Ciò detto, scopriamo insieme perchè i bambini e le bambine si ammalano in maniera diversa tra di loro.
Bambini e bambine non si ammalano allo stesso modo: lo studio
In particolare, secondo gli esperti della Sip, i maschietti e le femminucce presenta una diversità per quanto concerne le patologie ma anche le cure nonché la prognosi. Si può per questo parlare di medicina di genere che pone l’accento sulla necessità di aiutare i genitori a capirne di più.
Al momento non è ancora chiaro quali siano i fattori che determinano le differenze in esame, tuttavia, risultano innegabili. Nello specifico, ad esempio, una patologia come al bronchiolite è emerso che effetti più gravi siano più frequente nei maschi rispetto che nelle femmine. Essi di fatti vanno incontro ad un rischio più alto del 50%. Al contrario, invece, nelle bambine è più elevata la possibilità di soffrire di pubertà precoce. In tal caso, il rischio è dieci, venti volte più alto rispetto ai bambini. Ancora, sempre nelle bambine, risulta essere maggiore il rischio di ammalarsi di scoliosi. La prevalenza in questo caso arriva a 7 volte di più nelle ragazze.
Alla luce di quanto appena detto, un team di esperti ha condotto uno studio riguardante proprio la Medicina di Genere. L’intento è quello di incentivare un modo nuovo di approcciarsi alla medicina e dunque di tenere conto di quelle che sono le differenze tra bambini e bambine per quanto concerne i rischi di ammalarsi di una patologia piuttosto che un’altra. Così facendo, infatti, è possibile mettere in atto un’efficace azione di prevenzione riducendo il rischio di andare incontro a complicazioni. Per fare ciò è chiaro che risulta fondamentale una sinergia tra medici e genitori.