Cancro alla prostata: la verità sul test del psa

Beatrice

Salute e Benessere

Una nuova ricerca ha analizzato il rapporto tra costi e benefici della campagna di screening per il tumore alla prostata.

Un nuovo studio americano ha analizzato il rapporto tra rischi e benefici legato allo screening per cancro alla prostata. Era convinzione infatti che la campagna di prevenzione contro tumore con il test del PSA potesse non avere benefici cos’ impattanti. L’esame misurava i livelli nel sangue dell’antigene prostatico specifico, una proteina prodotta dalle cellule delle ghiandole della prostata. In molti pazienti venivano infatti diagnosticati tumori a crescita così lenta da non impensierire in nessun modo nel corso della vita. Le cure e le fasi successive alla diagnosi insomma in molti casi risultavano essere più rischiose del tumore stesso.

Cancro alla prostata: la verità sul test del psa

Secondo uno studio però questo non sarebbe proprio così. L’utilità della campagna screening e il rapporto tra benefici e rischi della campagna sarebbero molto più marcati e molto più a favore della campagna preventiva di quando non si fosse ipotizzato in precedenza.

Tumore alla prostata, lo screening ha più benefici di quello che si potesse pensare

Cancro alla prostata: la verità sul test del psa

Secondo la ricerca eseguita dagli esperti del New York-Presbyterian Hospital pubblicata sulla rivista “NEJM Evidence” la probabilità che un tumore diagnosticato possa non provocare problemi nel corso della vita e sia a crescita lenta sono meno della metà di quanto si pensasse. Era convinzione che per ogni persona salvata da conseguenze gravi del cancro alla prostata, altre 23 potessero invece ricevere una diagnosi per un tumore ininfluente ai fini della vita del paziente.

Secondo la ricerca sarebbero invece 18 i pazienti che sottoposti a trattamenti tumorali non trarrebbero alcun vantaggio da questi, ma anzi andrebbero incontro ai loro effetti collaterali.

I ricercatori hanno analizzato una serie di dati relativi a pazienti americani a partire dal 2016. Secondo questa analisi circa 270 mila vite sono state salvate grazie alla campagna di screening con PSA. Per ogni vita salvata, le diagnosi in eccesso non sarebbero 23, ma un numero tra 11 e 14. Numero ancora più favorevole per le persone di pelle nera, per le quali i valori scendono a 8-12 e 5-9. Soprattutto per loro quindi è consigliato attuare una importante campagna di screening. Il risultato della ricerca ha dimostrato come le credenze precedenti non erano esattamente quelle corrette, ma in realtà i benefici da un’attenta prevenzione e monitoraggio del tumore alla prostata siano molti di più di quelli che si possa pensare

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