Salute e Benessere

Ictus, il rischio aumenta se ceni dopo quest’orario: i risultati shock di uno studio

In campo medico la prevenzione degli ictus passa dal cibo e non solo, dato che un nuovo studio scientifico ha permesso di far luce anche sull’ora perfetta per la quale provvedere al pasto.

Come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, prendersi cura del proprio corpo è un processo molto dettagliato che deve passare dal cibo e non solo. La selezione degli alimenti da mettere in tavola deve necessariamente passare anche da altri step necessari, al fine di avere una combinazione perfetta e molto più efficace.

Infatti, a far luce su quanto detto troviamo un nuovo ed importantissimo studio scientifico che delinea quali sono gli alimenti migliori per prevenire l’ictus e anche il perfetto orario dei pasti.

Ictus, svelato quando aumentano i rischi per la persona

Negli anni numerosi studi scientifici hanno permesso di delineare quali sono gli alimenti che fanno bene alla persona e che aiutano a prevenire il rischio di ictus, per i quali è consigliabile evitare dove possibile cibi ricchi di grassi e zuccheri che possono innescare delle azioni deleterie per la persona nel caso di abuso. Il consiglio, in tal senso, è quello di provvedere alla cura del corpo evitando i livelli pericolosi di obesità e quindi seguire un regime alimentare quanto più corretto con un calcolo di calorie dettagliate e non approssimativo, ma il tutto non finisce qui.

Recentemente, infatti, un team di ricercatori giapponesi ha evidenziato come il rischio di contrarre un ictus si riduce considerevolmente per il corpo riesce a mettere in atto il giusto processo di digestione, il quale può essere azionato solo se la cena viene realizzata durante il giusto orario.

Perché scegliere attentamente l’orario della cena

Lo studio a cui facciamo riferimento, pubblicato dalla rivista Nutrientes, è stato condotto su circa 28.625 uomini e 43.213 donne di età presentai 40 e 79 anni: divisi in tre gruppi differenziando coloro che hanno cenato prima delle 20, pazienti che effettuano la cena e regolare con orari sempre scostanti e coloro che per abitudine invece c’erano sempre dopo le 20.

Questa distinzione ha permesso di notare come il rischio di ictus emorragico si verifica principalmente in coloro che non hanno un orario di cena costante o quantomeno sono abituati a realizzare il pasto dopo le 20. Nei pazienti appartenenti al primo gruppo, abituati ad effettuare la cena prima delle 20, è stato riscontrato come il rischio di ictus diminuisce considerevolmente insieme al rischio di contrarre malattie coronariche cardiovascolari in quanto il corpo è in grado di mettere in atto i dovuti processi di digestione e quindi non andare in sovraccarico di energia mettendo sotto stress le vene del cervello che si potrebbero indebolire e quindi spaccarsi provocando un’emorragia.

Francesca Guglielmino

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