Vince 100 mila euro ma il tabacchino gliene dà solo 7.800 con il ricatto

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Vince 100 mila euro ma il tabacchino gliene da solo 7.800, con il ricatto. Si attende l’esito della vicenda.

Giocare o non giocare, questa è la domanda che molti giocatori del Superenalotto o del Lotto in genere, ma anche gli acquisitori dei biglietti Gratta e Vinci, si chiedono occasionalmente ogni qualvolta si entra all’interno di un tabaccaio. Parliamo chiaramente di giocatori occasionali e non di giocatori incalliti che la domanda oramai non se la pongono proprio più.

vince 100 mila euro. Ricattato dal tabaccaio
Vince 100 mila euro ma il tabacchino gliene da solo 7.800

Ovviamente dinanzi alla vittoria di un biglietto del Lotto o di un Gratta e Vinci l’ euforia sale alle stelle, per non parlare di una vincita al Superenalotto che potrebbe letteralmente cambiare la vita del soggetto in questione. Ma cosa accade nel momento in cui si scopre di essere il fortunato vincitore di una cifra di denaro?

Che sia poco o che sia tanto la felicità è tanta perché, se non altro, anche per il solo sfizio di aver vinto qualche cosa. I Gratta e Vinci sono forse il mezzo più diretto per poter dire: “ce l’ho fatta”, e spesso si tratta di cifre irrisorie, 50 €, 100 €, 200 €, ma c’è stato anche chi ha portato a casa cifre più importanti.

Vince 100 mila euro ma il tabacchino gliene da solo 7,800

Nella fattispecie parliamo di un caso che risale allo scorso anno dove una coppia è finita sotto indagine per aver tRuffato un uomo vincitore di una cifra molto alta, ovvero, si parla di 100.000 € grazie a un Gratta e Vinci. In questi giorni, infatti, si vedrà la chiusura delle indagini in vista della richiesta di processo per i due, la proprietaria della struttura e il suo compagno. Ma cosa è accaduto?

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Stando alla ricostruzione della vicenda, 100.000 €, una vincita pazzesca agli occhi del vincitore, tanto da recarsi immediatamente nella tabaccheria milanese dove aveva acquistato il Gratta e Vinci, per la precisione alla periferia di Milano, e dove spesso la mattina andava a fare colazione prima di recarsi al lavoro.

Il proprietario della tabaccheria, un uomo di origini cinesi, con la scusa di controllare il biglietto vincente lo ha intascato ed ha tentato di consegnare al malcapitato 7800 € in contanti. Una cifra che, detraendo le tasse previste, equivarrebbe a 10.000 € ovvero un 10º dell’importo della vincita reale. L’uomo ha cercato di far intendere al vincitore che fosse giusto procedere in tal senso, ma ovviamente la questione non è finita lì.

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vincita

Secondo le dinamiche individuate dal militari dell’arma dei Carabinieri di Milano, l’uomo un 59 enne milanese, lo scorso 11 Giugno 2021, intorno alle 5:30 del mattino prima di recarsi al lavoro in uno stabile di via Ripamonti, sì fermato a fare colazione in un bar tabaccheria della zona. Caffè, brioches e accanto un biglietto della lotteria Fratta e Vinci. L’uomo, per essere sicuro della vincita – come si evince dalla ricostruzione fatta dalle forze di polizia – telefona immediatamente ad un amico e sul cellulare scarica una App per controllare la vittoria, inquadrando il codice presente sul biglietto. Tutto vero, è il vincitore, ancora una verifica, che conferma che la vincita è superiore a 10.000 €. L’uomo si avvicina al banco della tabaccheria e il gestore gli chiede il biglietto, il codice iban e codice fiscale che restituisce subito invitandolo nel retrobottega.

Dopo qualche minuto il tabaccaio riappare con due mazzette da 10.000 € consegnandone soltanto 7.800 € in quanto la restante somma equivale alle imposte da versare. Sottolinea che queste cose non si possono fare non avvisare nessuno. Andando a consegnargli una cifra nettamente inferiore a quella vinta. Il giorno successivo il cinquantanovenne si reca nuovamente nel bar per riavere il gratta e vinci ma il gestore dice di averlo consegnato un’altra persona che gli avrebbe dato gli stessi soldi aggiungendo di non andare dei carabinieri “altrimenti ci denunciano tutti e due”.

Ecco che scatta la denuncia vera e le indagini che hanno poi portato a scoprire la convivente del tabaccaio ovvero titolare del locale, il 14 luglio successivo che ha validato il tagliando e ricevuto il bonifico della vincita sul conto aperto due giorni prima, di 80.100 €. I soldi sono stati posti chiaramente a sequestro e verranno restituiti quando la vicenda sarà realmente chiusa in via definitiva.

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