Colite ulcerosa, finalmente un farmaco in grado di contrastarla veramente. Un disturbo che colpisce un’alta percentuale di persone.
Quando parliamo di colite ulcerosa, di cosa parliamo? Per colite ulcerosa si intende una patologia infiammatoria dell’intestino che compromette sensibilmente la qualità della vita dei soggetti affetti. Sarebbero circa 130 mila i pazienti affetti da colite ulcerosa e sempre più persone sono costrette ad adottare regimi alimentari totalmente restrittivi.
Ma esistono cure specifiche per risolvere il problema della colite ulcerosa? Esistono dei palliativi, ma se si adotta un regime alimentare spagliato, il problema si ripresenta ancora ed ancora ed ancora. Fatto sta che la scienza nel corso degli anni ha fatto passi da gigante e che dai test effettuati nel corso del tempo sono venute fuori delle novità positive.
Colite ulcerosa ,finalmente un farmaco
Coordinato dall’Ospedale San Raffaele di Milano, un consorzio internazionale ha testato un nuovo farmaco per i pazienti affetti da questa patologia. La colite ulcerosa attiva, da moderata a grave, potrebbe essere curata con il Upadacitinib un farmaco che riuscirebbe a ridurre l’infiammazione intestinale che caratterizza la malattia, attraverso l’inibizione di diversi processi biologici coinvolti nella cascata infiammatoria.
Questo studio condotto in 199 istituti nel mondo (Europa, Nord e Sud America, Australia, Africa e alcune regioni asiatiche) e pubblicato sulla rivista The Lancet, è stato suddiviso in tre fasi con finalità diverse: due studi di induzione del Upadacitinib rispetto al placebo nella fase iniziale del trattamento, la fase di quando bisogna spegnere l’infiammazione in corso e uno studio di mantenimento per valutare gli effetti nel tempo.
I pazienti sottoposti allo studio erano tra i 16 e 75 anni chiaramente affetti da colite ulcerosa da moderata a grave attiva da almeno 90 giorni. “Durante gli studi di induzione, abbiamo trattato quasi 1.000 pazienti con 45 mg di Upadacitinib o placebo una volta al giorno per 8 settimane, con ottimi risultati di efficacia del farmaco dal punto di vista clinico, endoscopico e istologico – dichiara Silvio Danese, professore ordinario di Gastroenterologia all’Università Vita – Salute San Raffaele e primario di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva al San Raffaele.
“Coloro che mostravano una buona remissione clinica della malattia grazie al farmaco sono stati nuovamente assegnati in modo casuale a Upadacitinib con diversi dosaggi o a placebo per la parte di mantenimento, che è durata altre 52 settimane. Il Comitato per i medicinali ad uso umano (CHMP) dell’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA)” – ha concluso – “ha già rilasciato il suo parare positivo”.