Lavori di ristrutturazione cessione del credito rappresentano un grande dilemma costellato da numerosi punti di domanda per i proprietari, i quali si chiedono ancora quanto ammonti l’onorario che questi devono pagare durante la realizzazione delle opere.
Nel corso dei mesi abbiamo avuto modo di vedere come numerosi privati abbiano già provveduto ad avviare lavori di ristrutturazione rientranti nelle casistiche del Superbonus 110%, allo stesso tempo i contribuenti hanno provveduto a espletare le pratiche necessarie per la cessione del credito e che può essere realizzato anche presso gli sportelli di Poste Italiane.
Eppure, nonostante tutto si sono venuti a creare delle problematiche non indifferenti per le quali si è reso necessario intervenire prima possibile e capire quanto e come pagare in caso di inadempienza da parte delle banche.
Cessione del credito e lavori da pagare
Recentemente durante un’interrogazione parlamentare realizzata dal Ministero dell’economia e della finanza è stato comunicato l’ammontare esatto dei crediti di edilizia e che non sono stati ancora del tutto accettati e dai cessionari dopo ben 30 giorni.
Quanto detto apre uno spiraglio davvero molto preoccupante dato che circa 3,684 miliardi riconducibili alla Superbonus 110% mentre la rimanente parte di 1,491 miliardi sono stati stanziati per coloro invece che hanno fatto riferimento ad altri tipi di bonus e quindi provvedendo alla cessione del credito. In queste settimane, dunque, numerosi contribuenti hanno lamentato il fatto che le banche di riferimento non hanno provveduto alla liquidazione del credito ceduto vedendosi quindi costretti a fronteggiare una spesa relativa ai lavori di ristrutturazione per i quali credevano di poter far riferimento ai bonus edilizi.
Chi paga se la banca non provvede a liquidare le aziende?
Come spiegato precedentemente i contribuenti che si trovano nella condizione sopra indicata o che temono di trovarsi in questo tipo di contesto, devono prestare particolarmente attenzione al momento della stipula del contratto con l’impresa alla quale è stata assegnata l’esecuzione di lavori di ristrutturazione.
Sulla base di tale motivazione il consiglio è quello di badare alle clausole presenti nel contratto e Inter caso farne apporre una che preveda la risoluzione della problematica relativa ad un’eventuale non accettazione del credito e che preveda:
– la cessione del credito ora può avvenire anche per singola rata e
– le banche possono cedere il credito ai clienti professionali appena ne vengono in possesso.