La tecnica 54321 basata sui concetti della mindfulness aiuta la gestione dell’ansia. Ecco in cosa consiste e cosa devi fare
Sempre più persone ammettono di soffrire di disturbi d’ansia. I tanti impegni, lo stress, una società che pone sulle spalle sempre più pressioni: è davvero difficile riuscire a prendersi cura della propria salute mentale. Il coronavirus non ha fatto altro che aumentare questa sensazione di ansia e oppressione che coinvolge persone di tutte le età.
In Italia sono quasi tre milioni le persone che soffrono di disturbi d’ansia. Questi problemi colpiscono maggiormente le persone adulte. Il numero di “ansiosi” cresce con l’età. E’ sicuramente un problema da non sottovalutare, visto che se non affrontato può impattare notevolmente sulla qualità di vita della persona. Per chi soffre di questo disturbo dell’umore non è certo facile uscirne. Si può però iniziare un percorso che aiuti a gestire questa emozione. E’ consigliato rivolgersi al medico di famiglia e ad uno psicologo per trovare il modo migliore di superare il momento di difficoltà.
Tra i rimedi più utilizzati ed efficaci per sconfiggere l’ansia c’è la tecnica del 54321. Questo metodo, ideato dagli esperti della Mayo Clinic, aiuta ad uscire dallo stato di preoccupazione cronica nel quale è bloccata la nostra mente. Come? Basta un semplice esercizio.
Disturbi d’ansia, la mindfulness aiuta a gestirli: la tecnica del 54321
La tecnica punta a lasciare andare le preoccupazioni, le ansie e i cattivi pensieri di quel momento. Per farlo bisogna allenarsi a riportare l’attenzione con i nostri sensi e ciò che ci circonda. Quando si sta attraversando un momento di particolare apprensione il metodo suggerisce di sedersi in un luogo pacifico e silenzioso, dove si possa respirare e circondarsi su ciò che ci circonda. Questa tecnica di mindfulness, di consapevolezza, suggerisce di provare a concentrarsi su cinque cose che possiamo vedere in quel momento. Poi cinque cose che possiamo sentire con le nostre mani. E ancora 3 rumori che possiamo percepire con le nostre orecchie, due profumi che arrivano al nostro naso, una cosa da assaggiare e gustare il sapore.
Non sempre si ha la possibilità di avere intorno cose da vedere, sentire o toccare. Barare, dunque, è concesso. Ci si può concentrare semplicemente sull’aria, o i normali rumori della casa, o anche sul nostro respiro. Lo scopo dell’esercizio è concentrarsi sui nostri sensi, su ciò che reale e fuggire dalle prigioni della mente. Ripetuta nel tempo, questa tecnica verrà assimilata, e concentrarsi su ciò che ci circonda, senza far navigare troppo la mente non sarà più un problema.