Nel momento in cui seguiamo un determinato regime alimentare di dieta è bene ricordare che ci sono dei comportamenti da non mettere mai in atto, considerati deleteri per l’organismo.
Seguire un regime di dieta finalizzato alla perdita del peso implica stare molto attenti al modo in cui ci prendiamo cura del nostro corpo e non solo, dato che facciamo riferimento, comunque sia, ad un tipo di regime alimentare che delle regole rigide alle quali fare affidamento. Il coniglio è quello di affidarsi sempre a un nutrizionista esperto che segua il nostro caso e, soprattutto, da non lasciarsi trascinare da cattive abitudini.
Infatti, di seguito oggi vi parleremo di alcune azioni che non dovrebbero essere mai in atto durante una dieta. Ecco di cosa si tratta.
Impossibile negare come durante una dieta il desiderio comune di molte persone sia quello di perdere peso il più velocemente possibile, il tutto per ben due motivazioni differenti: finire il prima possibile il regime di ristrettezze e raggiungere quanto prima i risultati desiderati. Per ottenere tutto ciò, dunque, sono numerose le persone che mettono in atto delle cattive e insane abitudini, come quella del regime di digiuno che dura anche diverse ore.
Un esempio pratico per capire quanto stiamo dicendo, dunque, è rappresentato dall’abitudine di realizzare solo i pasti principali, ovvero: colazione, pranzo e cena, saltando così i due spuntini e quindi non mettendo in atto la conta dei cinque pasti al giorno, regola basilare per i nutrizionisti.
Come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, dunque, è necessario compiere ben cinque pasti al giorno secondo i nutrizionisti al fine di garantire al corpo un apporto costante di cui ha bisogno, innescando così il dimagrimento.
Qualora si dovesse optare per le diverse ore di digiuno è bene considerare che in un primo momento si innesca la fase di ipoglicemia con sudorazione fredda, vertigini, mal di testa e stanchezza generale; inoltre, in questa fase i trigliceridi si alzano e vengono degradati, mentre gli acidi grassi vengono metabolizzati più velocemente. A risentirne è anche il cervello che comincia a lavorare meno facilmente, insieme al fatto che viene compromesso anche l’assorbimento dei liquidi causando un livello basso di zuccheri plasmatici che agiscono sull’ipotalamo, sistema nervoso, ghiandole surreali e anche sul pancreas. Considerando, inoltre, che il lungo digiuno causa anche cefalea e gastrite.
Infine, il corpo rilascia l’ormone della crescita e cortisolo: nel primo caso si limita l’assorbimento del glucosio da parte dei tessuti, favorendone la degradazione dei liquidi oltre che la sintesi dei corpi chetosi, nel secondo caso il cortisolo favorisce la scomparsa di proteine con il rilascio di amminoacidi per produrre più glucosio.
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